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A differenza di quanto accade nei blog di news in tempo reale, dove il rapido invecchiamento delle notizie fa sì che l'argomento del giorno sia destinato ad essere ben presto archiviato, qui ci muoviamo in maniera differente: i post trattano "argomenti" su cui è possibile riflettere e di cui è possibile discutere: per questo motivo non è raro che un post venga aggiornato, o venga integrato attraverso i commenti degli autori o dei visitatori. L'obiettivo è arrivare alla costruzione di un quadro generale sempre più accurato e sempre più preciso. Un grazie a chi vorrà partecipare con commenti ed osservazioni.

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venerdì 28 dicembre 2018

Il Presepe Celeste

Vorrei soltanto introdurre, in un breve post, il nuovo video "Il Presepe Celeste", che mette in evidenza la simbologia astroteologica presente nei racconti della Natività di Gesù, presenti nei Vangeli di Luca e di Matteo.








Al momento in cui scrivo il post sono riuscito a produrre soltanto le prime due parti del video. La prima, riprende i racconti evangelici e li raffigura con immagini riprese principalmente da due splendidi film:
Lo sforzo in questo primo capitolo è stato più che altro quello di adattare le immagini alla voce narrante, che legge il testo effettivo dei Vangeli. Anche se spero che il risultato piaccia, mi preme precisare che nella lettura dei Vangeli sarebbe molto meglio adottare il principio islamico di rinunciare alla visualizzazione della Parola di Dio. Il motivo è che i Vangeli riportano esclusivamente e fedelmente tutti e soli i concetti necessari per consentire l'accesso ai livelli interpretativi superiori.

Mi spiego meglio: le immagini riprese dai film mostrano i Magi che indossano turbanti e viaggiano a cavallo di dromedari, ma il Vangelo non riporta alcuna informazione circa il abbigliamento o le loro cavalcature! Non dice nemmeno che erano uomini!

Lo stesso vale per Erode: lo immaginiamo come un ricco e viziato Re, che vive in un lussuoso castello. Ma il Vangelo non parla in alcun modo di un castello!

Un primo salutare esercizio, che consiglio vivamente, consiste nell'osservare il filmato, rilevando tutti gli elementi presenti nelle immagini, che mancano o non vengono citati dalla voce narrante. Si resterà sorpresi di quanto immediati ed essenziali siano i testi evangelici.

La parte due del film offre una panoramica, piuttosto completa ed approfondita, delle conoscenze astronomiche che erano disponibili all'epoca della stesura dei testi evangelici. Nell'Antico Egitto, così come in altre culture più remote, le cognizioni scientifiche e quelle religiose erano detenute da figure sacerdotali. L'osservazione dell'universo, dava luogo a conoscenze che venivano trasmesse al popolo in forma simbolica.

Nell'antica Grecia, la figura del filosofo si poneva il compito di investigare la natura dell'universo e di trasmetterla senza l'aggiunta di veli interpretativi. Nel "Timeo", Platone lascia trasparire un certo scetticismo, quando deve creare una correlazione tra le cognizioni astronomiche, derivanti dall'osservazione del cielo, e le conoscenze tradizionali, relative alla genealogia degli Dei Olimpici:

è impossibile dunque non prestare fede agli dèi, e anche se parlano senza argomentazioni verosimili e necessarie, tuttavia, poiché dicono di esporre cose riguardanti la loro famiglia, bisogna, seguendo la tradizione, prestarvi fede.

Così dunque secondo loro sia e si dica la genealogia di questi dèi: da Gea e Urano nacquero i figli Oceano e Teti, e da questi, Forci, Crono, e Rea e quanti nacquero insieme a loro; da Crono e Rea, Zeus ed Era e tutti quanti noi sappiamo che sono detti loro fratelli, e ancora gli altri, figli di questi.

Non appena tutti quanti gli dèi nacquero, sia quelli che percorrono apertamente le loro orbite, sia quelli che fanno la loro comparsa quando vogliono, colui che generò quest'universo disse loro le parole che seguono: "Dèi, figli di dèi, di cui io sono padre ed artefice, grazie a me le cose che sono generate sono indissolubili, fin quando lo voglio.

La Religione Cristiana delle origini, cerca secondo me di riunire le cognizioni scientifiche con quelle religiose, integrando le acute osservazioni dei filosofi greci in una nuova tradizione, destinata a durare per millenni. Non si tratta di un provvedimento oscurantista, ma di un espediente necessario, per trasmettere alle generazioni future un messaggio cifrato, espresso in forma simbolica, di natura escatologica. Le tradizioni hanno infatti maggiore resistenza e resilienza rispetto alle scienze: sopravvivono meglio a disordini sociali, guerre, carestie ed eventi naturali.

Il secondo filmato mostra quindi, con abbondanza di animazioni 3D, in parte create per l'occasione, in parte riprese da opere precedenti, lo "stato dell'arte" delle cognizioni astronomiche ai tempi di Cristo.

Chi volesse utilizzare queste mie osservazioni per screditare, agli occhi propri o a quelli altrui, la figura di Gesù Cristo, o quella della Chiesa Cattolica, commetterebbe un errore grossolano. La bellezza della simbologia astroteologica presente nei Vangeli, è la miglior testimonianza della sua origine divina. Si può discutere se Gesù l'abbia trasmessa ai discepoli durante il suo ministero terreno, 2.000 anni fa, o se l'abbia trasferito in seguito, agli Evangelisti, o magari direttamente ai patriarchi della Chiesa, in forma di intuizioni.

Seguiranno (almeno) due ulteriori capitoli, che conterranno la parte più interessante, ossia quella interpretativa. I tempi di lavorazione sono purtroppo piuttosto lunghi, quindi ho preferito pubblicare questo "antipasto", cogliendo l'occasione del periodo natalizio.

A tutti Buona Visione!

giovedì 1 novembre 2018

La Storia Araba della Santa Croce e dei Trenta Denari

Nuovo ebook disponibile per il download: 




Nel magnifico racconto di origine araba, che narra la storia di Salomone e del suo incontro con la Regina di Saba, compare la straordinaria storia della Santa Croce di Cristo e dei Trenta Denari che Giuda accettò come compenso per il tradimento.

Questo testo, di origine araba, è incluso in diverse edizioni del Kebra Nagast, il libro sacro Rastafariano. Il Kebra Nagast racconta dell'incontro avvenuto tra Salomone e la Regina di Saba: un evento . Nella versione biblica, l'episodio è autoconclusivo e senza conseguenze: la Regina di Saba, giunta a Gerusalemme per incontrare il Re e confrontarsi con la sua leggendaria saggezza, offre al sovrano una gran quantità di doni, per poi fare ritorno al proprio Paese.



Il Kebra Nagast, al contrario, riferisce che durante la permanenza della Regina alla corte di Salomone, il Re si innamorò di lei e, ricambiato, la indusse a sposarlo. I due si amarono teneramente, fino a quando la Regina decise di far ritorno al proprio Paese. Al suo ritorno in Patria, la Regina diede alla luce il figlio di Salomone, Menelik, che è ricordato come il capostipite della stirpe dei Re d'Etiopia.

Raggiunta la maggiore età, Menelik decise di recarsi a Gerusalemme per conoscere il Padre. Salomone lo accolse con tutti gli onori e lo presentò al popolo come il proprio discendente. Durante il suo lungo periodo di permanenza a Gerusalemme, Menelik venne a conoscenza del più prezioso manufatto posseduto dagli Ebrei: l'Arca dell'Alleanza.

Il Kebra Nagast racconta che Dio, deluso dal comportamento di Salomone, ritenuto ormai indegno dei Suoi favori e delle Sue grazie, suggerì a Menelik di trafugare l'Arca e trasportarla nottetempo in Etiopia. Menelik obbedì e tornò al proprio Paese portando con sè la potente reliquia, che assicurò potenza e ricchezza per molti secoli a venire. Negli ultimi capitoli, il Kebra Nagast racconta la vita dei Re di Etiopia: l'ultimo re è Lalibela, vissuto nel 1.200 circa, ricordato per aver fondato l'omonima città.



Il testo arabo disponibile per il download, approfondisce alcuni aspetti relativi all'incontro tra Salomone e la Regina di Saba. Il racconto è ricco di dettagli molto particolari, che celano simboli di origine celeste.

Il pezzo di legno sacro, che l'uccello Rukh trova "nella parte orientale dell'Eden, sotto il Paradiso", sembra essere un frammento di eclittica, o forse l'eclittica nella sua interezza. Salomone utilizza infatti il pezzo di legno come unità di misura e strumento di costruzione del Tempio. Il Tempio è qui la realtà fisica, che include il Pianeta Terra e tutti gli oggetti celesti.



La Regina di Saba, dai piedi di capra, richiama il segno dell'Ariete: l'animale con cui la madre della Regina concepisce la figlia. Quando la Regina raggiunge Salomone, il Re si assicura che il Tempio sia inondato di acqua, obbligando la Regina a sollevare la gonna mostrando i propri piedi. Nella simbologia astronomica, il cielo è spesso assimilato all'acqua. Il motivo è forse dovuto al vorticare dei moti celesti, che vengono assimilati al moto ondoso marino. A volte i testi sacri parlano simbolicamente della volta celeste, come di una sfera divisa in due parti dall'eclittica: l'emisfero inferiore, è un regno marino, popolato da creature acquatiche (le costellazioni del pesce australe, della balena, dell'idra, ecc.).

L'emisfero superiore è un regno celeste, popolato da creature volanti (le costellazioni di aquila, cigno, pesce volante, ecc.). La costellazione dei Pesci non fa eccezione a questa regola, dal momento che le due creature sono rappresentate nell'atto di balzare fuori dall'acqua, il cui livello è segnato proprio dall'eclittica. Nel percorrere l'eclittica, il Sole segue un percorso al confine tra i due mondi: proprio come Gesù nel Vangelo, che cammina sull'acqua, andando a soccorrere i discepoli atterriti da una violenta tempesta.


Dunque il pezzo di legno che galleggia nell'acqua è senza dubbio l'eclittica. L'istante in cui i piedi caprini (richiamo alla costellazione e all'Era dell'Ariete) della Regina toccano il pezzo, ella guarisce, ottenendo una umanità compiuta: segno che l'episodio si colloca evidentemente al termine dell'Era dell'Ariete.

La Regina di Saba guarita dalla propria deformità, benedice il pezzo di legno e lo adorna con un anello d'argento: il suo esempio, in ricordo di quel miracoloso evento, sarà seguito dai successori di Re Salomone:
E avvenne che tutti e ciascuno dei successori di Salomone, che vennero al Tempio di Dio per pregare, non appena udirono la storia del pezzo di legno, lo decorarono con anelli d'argento. E dai giorni di Salomone alla venuta di Cristo, questo pezzo di legno venne decorato con trenta anelli d’argento.

[...]

E i sommi sacerdoti si impegnarono a dare a Giuda i suddetti anelli d'argento sul legno
Si scopre quindi che i trenta anelli che adornano il pezzo sono proprio i denari di Giuda. Ciascun anello segna un incremento di un grado angolare lungo l'eclittica, fino al completamento dell'Era dei Pesci, al cui termine è prevista la venuta di Cristo. Trenta anelli d'argento è anche la misura del periodo temporale che Giuda, Era dell'Acquario, rifiuta permettendo al nuovo assetto precessionale di manifestarsi.


La conferma che il pezzo di legno rappresenti l'eclittica è dato dal fatto che esso viene usato per fabbricare la croce su cui il Redentore - il Sole solstiziale - patirà e morirà:
presero il suddetto pezzo di legno e ordinarono a un falegname di crearne una croce e vi crocifissero sopra il Redentore

Nel filmato dedicato all'eclissi del 21 Giugno 2020, ho evidenziato come questo evento astronomico abbia eccezionali somiglianze con la Passione di Gesù:



sabato 13 ottobre 2018

Sull'allineamento del 23 Settembre 2017

Ritorno, per portare ulteriore chiarezza, sull'allineamento del 23 Settembre 2017: quello in occasione del quale, secondo alcuni, si sarebbe verificato un evento astronomico unico (almeno secondo loro), un allineamento straordinario (sempre secondo loro), riassunto nell'immagine seguente:



Configurazione Astronomica del 23 Settembre 2017


In buona sostanza, l'unicità dell'evento starebbe nelle seguenti considerazioni:
  • la Vergine posa il proprio piede sul serpente;
  • la Vergine è abbigliata di Sole, dal momento che il Sole si trova nella costellazione;
  • la somma delle 9 stelle del Leone e dei 3 pianeti interni (Mercurio, Venere e Marte), dà luogo ad una "corona di 12 stelle";
  • Giove permane nel grembo della Vergine 9 mesi, per poi esserne generato.
La composizione astronomica richiamerebbe l'immagine della "donna vestita di Sole" dell'Apocalisse:

E un gran prodigio fu veduto nel cielo:
una donna vestita di sole,
e la luna sotto i piedi di lei,
e sulla testa di lei una corona di dodici stelle:

Ed essendo gravida gridava,
pe' dolori del parto,
patendo travaglio nel partorire.

[Apocalisse 12:1-2]

C'è chi ha voluto vedere in questo evento, l'evidenza di una prossima fine dei tempi. Vincendo un sostanziale scetticismo, ho voluto fare alcune verifiche. Nel seguito, cerco di condividere i risultati di questa breve ricerca.



In effetti, la composizione astronomica del 23/9/2017 è bella, e forse non troppo comune, ma il tamtam che si è creato attorno ad essa appare decisamente sproporzionato, se la si esamina con senso critico:

  • L'immagine riportata poco sopra è uno screenshot dell'applicazione "stellarium". In questa particolare rappresentazione, il piede della Vergine e la testa del serpente dell'Ofiuco si trovano in effetti vicini: tuttavia, la maggior parte delle mappe antiche del cielo, mostrano i piedi della Vergine poggiare sulla Bilancia (es.: qui).
  • Nell'Apocalisse, la donna che schiaccia la testa del serpente non c'è: questo è un segno di Genesi 3.15, il cui significato simbolico, del tutto slegato da quello dell'Apocalisse, è stato trasposto anche sulla figura della Madonna. Nel 1997, Giovanni Paolo II intervenne su questo tema, ricordando che l'immagine della SS. Vergine che poggia il piede sul serpente deriva da un errore di traduzione.
  • Giove ha un periodo orbitale di 11 anni, quindi attraversa la Vergine con una certa frequenza.
  • Giove permane mediamente in Vergine per un periodo di circa 16 mesi (la Vergine è molto estesa): in questo periodo, il pianeta retrograda almeno una volta, pertanto la permanenza di circa 9 mesi nella zona testa/torso della costellazione potrebbe non essere un evento tanto raro. La presenza del "figlio nel grembo della madre", non è un evento unico.
  • Il Sole attraversa la Vergine (ovvio) una volta all'anno, pertanto è quasi certo che nei sedici mesi in cui Giove permane nei pressi della costellazione della Vergine, il Sole si trovi a passargli accanto.
  • pianeti interni, avendo orbite "piccole", appaiono sempre a breve distanza dal Sole, quindi non è insolito che quando Giove ed il Sole si incontrano nella costellazione della Vergine, i pianeti interni vengano a trovarsi in Leone, o giù di lì ...
  • La "visione" funziona soltanto se si considerano i pianeti interni come stelle.

In definitiva, la probabilità che si ottenga una configurazione come quella evidenziata non è altissima, ma nemmeno nulla. Ho trovato un articolo, dove si precisa che configurazioni simili (con Giove e Sole in Vergine e i pianeti interni in Leone) si sono verificate almeno 4 volte negli ultimi 1.000 anni: nel 1827, 1483, 1293, e 1056:


Mi sono preso la briga di verificare con Stellarium la precisione di quelle configurazioni, nelle date in cui si sono verificate: non sono così belle e "precise" come quella del 2017, ma lo sono abbastanza da potervi intravedere - volendo - la donna di Apocalisse 12.



Una convinzione che mi sono fatto studiando astroteologia, è che la simbologia stellare, sia stata introdotta nei Vangeli in maniera assolutamente non casuale. Nei Vangeli, si precisa molto spesso che Gesù compì gesti ed organizzò azioni, in modo tale che queste risultassero conformi alle predizioni dei profeti. Ebbene, tutte quelle predizioni richiamano simboli celesti (Betlemme, i Magi, l'asinello, il tradimento di Giuda, la Passione e la morte in Croce).


Come i Magi, gli Evangelisti erano sia astronomi, sia astrologi, in possesso delle più alte cognizioni scientifiche del loro tempo. Questo ha consentito di predire con secoli di anticipo gli eventi astronomici e di correlarli ad eventi sacri, attraverso immagini simboliche. Fra queste cognizioni, spiccava con assoluta chiarezza la distinzione basilare tra stelle fisse (asteres aplanis) e pianeti (asteres planetes). Nella seconda categoria, ricordiamo, rientravano i pianeti conosciuti, il Sole e la Luna.


La "visione" in questione, invece, "funziona" soltanto se considerano i tre pianeti interni come stelle. Il che mi sembra un errore grossolano, inaccettabile, che i redattori dei testi (perfettamente consapevoli della simbologia che stavano proponendo) non avrebbero mai commesso. Al contrario, penso che costoro pensassero che l'arrivo del Messia avrebbe dovuto essere annunciato da un evento inequivocabile, non somigliante ad alcun altro evento del passato.


La precessione degli equinozi, col suo ciclo di 26000 anni (ufficialmente scoperta da Ipparco di Nicea, 200 anni prima di Cristo), dava le garanzie migliori di poter identificare in maniera univoca gli eventi astronomici a venire. La definizione di una simbologia in grado di codificare quegli eventi e l'organizzazione dei simboli in un contesto religioso, avrebbe permesso di trasmettere il messaggio a millenni di distanza, anche se le cognizioni scientifiche fossero scomparse (i costumi religiosi sopravvivono molto meglio delle cognizioni scientifiche a guerre, carestie e pestilenze). Il Vangelo divenne quindi non soltanto espressione in parola della Legge Divina, intesa come espressione in forma narrativa delle forze che governano l'Universo, ma anche uno strumento per la trasmissione di un messaggio nascosto, avente come oggetto la descrizione accurata di ciò che avviene alla "fine dei tempi" e la chiave di decifrazione per determinarne la data esatta.



L'Apocalisse è un testo simbolicamente molto oscuro, ma i richiami al cielo non mancano. Ad esempio:

  • i 4 esseri occhiuti ed alati di Apocalisse 4.7, rimandano ai segni fissi: Leone, Toro, Aquario (Angelo) e Scorpione (Aquila), che simboleggiano l'Ordine Celeste, i cicli cosmici e lo scorrere del tempo ordinario.
  • i 4 cavalieri di Apocalisse 6,1-8, corrispondono al "quadrante oscuro" dello Zodiaco:

      - l'arma del primo cavaliere, l'arco, è un riferimento al Sagittario,
      - l'arma del secondo, la spada ricurva (μάχαιρα - màcaira), rimanda all'aculeo dello Scorpione,
      - l'arma del terzo cavaliere è la Bilancia che rimanda all'omonimo segno,
      - il quarto cavaliere, Morte, rimanda al quadrante stesso, contenente i tre segni.

Il quadrante oscuro è misterioso, in quanto avvolge il mistero della vita, legato ad Hunab-Ku, il buco nero al centro della Galassia, che si trova tra Scorpione e Sagittario, proprio al centro del quadrante. In Luca 10.19, Gesù riferisce che questo quadrante, che contiene anche il già citato serpente dell'Ofiuco, non sarà più attraversato dal Punto Vernale: la precessione degli equinozi evolverà in maniera differente ed inattesa.


Del quadrante oscuro abbiamo parlato anche nel video: "Il Presepe Celeste - Parte IV: I Doni dei Magi". Nell'Adorazione dei Magi di Leonardo, il quadrante è rappresentato dal quarto Re Magio, che non offre doni al bambino, ma lo scruta attentamente, proteggendosi gli occhi con la mano.



A cosa potrebbe riferirsi dunque, la "donna vestita di Sole"?


Purtroppo non ho una risposta soddisfacente a questa domanda, ma se essa esiste, penso che deva essere cercata in fenomeni legati al moto precessionale.

martedì 10 aprile 2018

L'Era Legale

Voglio dare una risposta esaustiva ad un lettore che mi ha posto una domanda relativa ai tempi affrontati nel filmato "Acquario: l'Era di Giuda - Parte 3 - La Profezia". La domanda, che ho molto apprezzato, è la seguente:
E se, invece, il non trascorrere significasse lo smettere di trascorrere e, quindi, che l'era dell'acquario si sposta in avanti e l'era dei pesci dura il doppio??
M. B.

Innanzitutto, grazie del commento! Prima di rispondere, colgo l'occasione per riportare un breve chiarimento, relativo alla rotazione dell'asse terrestre illustrata nel filmato:



Il Punto Vernale è la "lancetta" dell'orologio cosmico, che illustra l'avanzamento della Precessione degli Equinozi. Il quadrante di questo orologio cosmico è il piano eclittico e le "tacche" corrispondenti alle ore, sono i confini d'Era, le "spade". 

La posizione del Punto Vernale, è data dall'intersezione tra eclittica ed equatore terrestre. Poichè l'equatore è perpendicolare all'asse terrestre, qualsiasi movimento dell'asse determina analoghi spostamenti del Punto Vernale.

Una rotazione come quella illustrata nel filmato, causerebbe un veloce spostamento del Punto Vernale da un confine all'altro dell'Era dell'Acquario. Come risultato, l'Era dell'Acquario non potrebbe più trascorrere. Naturalmente, questo fenomeno, non altererebbe in alcun modo lo scorrere del tempo: cambierebbe soltanto il nostro modo di misurarlo.

Una cosa del tutto analoga, accade quando entra in vigore l'ora legale. Alle 2.00 di notte, le lancette dell'orologio vengono spostate sulle 3.00. Come risultato, l'ora compresa tra le 2.00 e le 3.00 di notte non può più trascorrere ... ma ciò non ha minimamente alterato lo scorrere del tempo!

Nel nostro caso, l'alterazione precessionale viene determinata da un evento che interessa il Sole, in relazione al quale non è possibile, per il momento, fornire ulteriori dettagli.

Volutamente, nel filmato non viene affrontato il problema del "... e dopo che cosa succede? Torna tutto come prima?". Nel Vangelo, la risposta a questa domanda c'è, ma non è correlata alla simbologia di Giuda, che era l'oggetto della "trilogia dell'Acquario".

Nel post: Spade e Mantelli ho già accennato a quale sia il busillis, ovvero la volontà divina di eliminare il tempo cronologico, che a volte nel Vangelo assume la forma di un fico, la cui creazione non ha, secondo Gesù,

Chiarito questo punto, veniamo al nocciolo della domanda.

I confini d'Era sono riferimenti fissi sulla volta celeste, che non possono essere spostati, nello stesso modo in cui sono fisse le "tacche" orarie sul quadrante dell'orologio. Pertanto, per ottenere una durata doppia dell'Era dei Pesci (che, ricordiamo, è prossima al termine), sarebbe necessario rallentare il moto precessionale, oppure invertire il moto precessionale.

Nel primo caso, tuttavia, non vedo motivo per cui l'Era dell'Acquario non dovrebbe - prima o poi - trascorrere regolarmente.

Il secondo caso è più complicato, perchè ricadiamo nel problema del "... e dopo che cosa succede?".


giovedì 15 febbraio 2018

Acquario: L'Era di Giuda

Ho pubblicato oggi il nuovo video " Acquario: L'Era di Giuda ", che illustra in che modo la vicenda di Giuda Iscariota raccontata dai Vangeli possa essere interpretata come una "profezia" di eventi astronomici che devono ancora avvenire.

Il termine profezia è funzionale soltanto a indicare che tali eventi dovrebbero avere luogo nell'Era dell'Acquario, che non è ancora formalmente incominciata (ho già evidenziato come a mio modesto avviso, la transizione Era dei Pesci - Era dell'Acquario è iniziata nel 1980 e dovrebbe concludersi nel 2020).

Gran parte della vicenda di Giuda, serve ad inquadrare adeguatamente il contesto: è necessaria e funzionale alla generazione di una simbologia che consenta di identificare il fenomeno astronomico a cui il Vangelo fa riferimento e a definire adeguatamente delle tempistiche.

Nel video appena uscito, così come nel/nei seguito/i (non so ancora quanti ne serviranno) vedremo in che modo i 30 denari, il boccone intinto, il bacio del tradimento, non siano "simboli", nel reale senso etimologico della parola: sono frammenti di un quadro pià complesso; elementi di un grande indovinello, che trova soluzione nel cielo stellato.

Non mi resta che augurare Buona Visione!

Arcana

domenica 14 gennaio 2018

La Vergine Partorità un Figlio

Ricevo con piacere la seguente email:

"Volevo chiederle se era possibile che la profezia di Isaia 7:15 ,che parla della vergine che partorisce potesse riferirsi ad un evento astronomico verificatosi il 3-2a.c come descritto in apocalisse 12 e nel Vangelo di Matteo, che riprende il testo per evidenziare l'adempimento di Is 7:14?"

Messaggio firmato.

Rispondo pubblicamente, scusandomi per il ritardo (la mail è datata 14 Dicembre 2017).

Da quanto ho potuto comprendere nel corso delle mie investigazioni non ortodosse della cultura Cristiana, le Scritture non hanno (quasi) mai un significato univoco: ciascun evento raccoglie in sè una molteplicità di significati, che si rispecchiano nella varietà delle nature presenti all'interno dell'uomo. La Bibbia descrive un solo Diluvio Universale e frammenti seminati in tutte le culture rivelano che probabilmente, almeno una volta un evento simile ad un diluvio si è verificato su scala planetaria. 

Tuttavia, come insegna Igor Sibaldi, ogni individuo ha la possibilità di esperire il diluvio in maniera del tutto personale, nei ristretti confini della propria esistenza, quando avverte che il suo personale universo va via via restringendosi e diventa insufficiente. L'universo è frattale, e ciascun evento macrocosmico si riflette e si ripete indefinitamente, su scale diverse, in ogni aspetto di ciò che chiamamiamo il "mondo sensibile".

La mia ricerca ha identificato l'esistenza di interessanti parallelismi tra la vita di Gesù Cristo e l'ultimo emiciclo precessionale: ne parlo, seppur succintamente, nel video "l'Eclissi del 21 Giugno 2020 - Parte Prima":


La mia personale conclusione, è che la nascita del Messia dalla Vergine, predetta da Isaia 7:14, ripetuta in Matteo, va messa in correlazione con la nascita nella città di Betlemme (Beth-le-hem = "casa del pane"), antico riferimento alla costellazione della Vergine. Ciò che nasce nella Costellazione della Vergine, è l'inizio dell'ultimo emiciclo precessionale, che ebbe inizio quando il Punto Vernale usciva da tale costellazione, circa 13.000 anni fa. Ciò che nacque in quell'occasione è il Sole, nel suo attuale assetto precessionale: da allora (epoca nella quale si verificò presumibilmente il Diluvio), il ciclo precessionale è stato "regolare".

Tutte le culture del Pianeta, rivelano che "il Sole" (in realtà l'assetto precessionale) viene periodicamente modificato, in seguito al verificarsi di un evento traumatico per il pianeta, che costringe l'umanità a riorganizzarsi e a rinascere. Sant'Agostino, riferisce che il prossimo evento di tale portata sarà una "grande conflagrazione", un "battesimo con il fuoco", in grado di purificare le anime in maniera analoga a quanto il diluvio riuscì a fare con le menti (l'acqua è simbolo della mente).

In termini temporali, si sa che questo evento è atteso in corrispondenza del passaggio dall'Era dei Pesci, all'Era dell'Acquario. Ne parla espressamente, in forma allegorica, il mito greco-romano della nascita di Dioniso: il Dio pagano più simile al Gesù Cristiano, dotato di analoga inclinazione verso la libertà individuale, contrapposta al condizionamento sociale.

Secondo il mito, Dioniso venne incubato nella coscia di Zeus: il Dio supremo completò così la sua gestazione, dopo che Semele, sua madre, era morta. Zeus è la costellazione dell'Acquario, il segno che mette fine all'attuale ciclo precessionale (costituito dalle costellazioni di Leone, Cancro, Gemelli, Toro, Ariete e Pesci), che viene attraversata dall'eclittica proprio in corrispondenza della coscia:


L'Acquario/Zeus e l'Incubazione di Dioniso/il Nuovo Sole

Come Gesù nacque dalla Vergine/Bethlehem, così Dioniso nasce dalla coscia dell'Acquario/Zeus, dando origine al nuovo assetto precessionale e al nuovo ciclo. Per gli antichi, la precessione ed il moto del Punto Vernale, rappresentano la misura di quanto l'umanità si sia evoluta dall'inizio dei tempi, ed il suo livello di preparazione rispetto al salto verso il nuovo assetto. Il senso del parto della Vergine, pertanto, rappresenta per me la nascita del mondo odierno: l'evento astronomico con cui il Sistema Solare si è assestato nel modo che tutti conosciamo.

Ciò detto, vale quanto ho affermato all'inizio del post, cioè che, essendo l'universo frattale, le correlazioni non sono mai univoche. Mi fa molto piacere che i temi trattati in questo blog stimolino la discussione, ed invito chiunque volesse fornire il proprio contributo a farlo.

Circa l'evento del 3-2 A.C., avevo letto che Giuseppe Veneziano, dell'osservatorio astronomico di Genova, aveva ipotizzato che la stella di Gesù, vista dai Magi "in Oriente", fosse un particolare allineamento Giove-Saturno, avvenuto intorno al 6-7 A.C. Personalmente, mi sembra una teoria un po' debole, perchè penso che la Natività, nel Vangelo, corrisponda alla nascita dell'Universo. Tuttavia, non mi sento di escludere nulla a priori. Al mio gentile interlocutore, chiedo, se lo desidera, di fornire ulteriori ragguagli circa l'evento a cui fa riferimento.

Grazie! Arcana.

sabato 13 gennaio 2018

L'Eclissi del 21 Giugno 2020 nell'Architettura

L'allineamento tra solstizio d'estate (nell'emisfero nord) ed equatore galattico è un fenomeno che l'umanità sembra attendere da millenni. Il verificarsi di una eclissi nel giorno esatto del solstizio è un evento unico, destinato a non ripetersi per centinaia o migliaia di anni. Lo studio della geometria di questo evento astronomico non smette di sorprendere: la si può trovare codificata nei monumenti più antichi del Pianeta.

Articolo originale qui:


Vista dal Cairo, l'eclissi non sarà totale, tuttavia, la geometria che il Sole e la Luna assumeranno durante questo evento sembra avere una stretta correlazione con la struttura interna della Piramide di Cheope a Giza.


È straordinario notare che poco più di due ore dopo l'apice dell'eclissi, esattamente alle 5:13 UT, quando il Sole sarà ancora parzialmente oscurato dal disco lunare, la configurazione dei due astri replicherà esattamente quella presente all'interno della Grande Piramide. L'allineamento è visibile posizionandosi lungo l'asse nord-sud della piramide, a qualche centinaio di metri dal monumento, ed osservando il fenomeno, rivolti in direzione est.


Fig. 1: 21 Giugno 2020, ore 5:13 UTC


la Luna eclissante si trova direttamente sopra l'apice della Grande Piramide, il suo centro e quello del Sole sono perfettamente allineati con l'Equatore Galattico. I dischi del Sole e della Luna formano la figura geometrica della "vesica piscis": la circonferenza di ciascuno di essi attraversa il centro dell'altro.


Fig. 2: Interno della Piramide

In questo istante, la retta congiungente i centri della "camera del Re" e della "camera della Regina" interni alla piramide assume la stessa inclinazione dell'Equatore Galattico (la linea rossa sulla seconda immagine).


Una analisi condotta secondo i criteri della geometria sacra rivela che anche Stonhenge potrebbe essere stato costruito con l'intento di evidenziare l'avvicinamento alla data del 21 Giugno 2020. Lo rivela questo interessante filmato (in inglese), che prima o poi potrei decidermi a tradurre in italiano:






Spinto da un lettore ad approfondire la tematica, penso di aver trovato qualcosa che non quadra. Me ne rammarico: uno degli errori che rimprovero al giornalismo moderno è di riportare contenuti di altre fonti senza verificarne la correttezza. Ebbene, devo confessare di essere incorso nel medesimo errore. Ma cerco di porre subito rimedio, andando ad analizzare il fenomeno con un minimo più di cura. Mi riferisco in particolare all'allineamento della vescica piscis con la Piramide di Cheope.

Il primo punto da segnalare è che lo schema della piramide mostrato nella Figura 2 è in effetti corretto: la "camera della Regina" risulta in asse con il centro della piramide, mentre la "camera del Re" è leggermente disassata. Questa struttura consente di tracciare la linea diagonale rappresentata in rosso nella figura 2.

Tuttavia, occorre una precisazione importante: l'articolo di Ted Harper, curatore del sito thenumbernine.weebly.com, evidenzia come il punto di osservazione privilegiato da cui osservare l'eclissi sia la "tomba di Hemiunu", collocata esattamente ad ovest della Grande Piramide:


Collocazione della "Tomba di Hemiunu" rispetto alla Grande Piramide

Da quel particolare punto di osservazione, l'eclissi si verifica esattamente alle ore 5.19 UTC (8.19 ora locale), come evidenziato dalla seguente rilevazione fatta su Google Earth (a questo --> link <-- trovate i dettagli del calcolo orario):


Tomba di Hemiunu: calcolo dell'eclissi
(cliccare per ingrandire)

In quel particolare punto, alle 8.19 del mattino, la vescica piscis si forma esattamente ad Est, cioè (come correttamente osservato da Ted Harper e rappresentato in Figura 1) esattamente in cima alla piramide.

Vescica Piscis, Tomba di Hemiunu, 21/06/2020 ore 5.19 UTC
(per un capriccio incomprensibile, il mio simulatore segna l'ora UTC+1)

Nel momento di massima sovrapposizione, la Luna non è allineata all'equatore galattico: per ottenere quel tipo di allineamento occorre attendere qualche minuto. Già questo scostamento rende la particolarità dell'allineamento meno precisa. Ma c'è un problema in più!

Il problema è che da quel particolare punto di osservazione, la Grande Piramide non appare affatto come in figura 2! In quella figura, infatti, il "nord" è indicato in basso a destra, mentre osservando la piramide dalla tomba di Hemiunu, il nord è sulla sinistra! Per questo motivo, l'immagine corretta della piramide è esattamente speculare rispetto a quella mostrata in figura 2.

Interno della Piramide, vista da Est

Appare evidente che la somiglianza tra la vescica piscis che si forma in cielo e quella presente nell'architettura della piramide appare molto meno evidente ora. Anzi, per non dire che sparisce completamente. Al momento non ho trovato altri elementi che possano confermare ulteriori allineamenti, ma nel caso il post potrebbe essere ulteriormente aggiornato.