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sabato 13 ottobre 2018

Sull'allineamento del 23 Settembre 2017

Ritorno, per portare ulteriore chiarezza, sull'allineamento del 23 Settembre 2017: quello in occasione del quale, secondo alcuni, si sarebbe verificato un evento astronomico unico (almeno secondo loro), un allineamento straordinario (sempre secondo loro), riassunto nell'immagine seguente:



Configurazione Astronomica del 23 Settembre 2017


In buona sostanza, l'unicità dell'evento starebbe nelle seguenti considerazioni:
  • la Vergine posa il proprio piede sul serpente;
  • la Vergine è abbigliata di Sole, dal momento che il Sole si trova nella costellazione;
  • la somma delle 9 stelle del Leone e dei 3 pianeti interni (Mercurio, Venere e Marte), dà luogo ad una "corona di 12 stelle";
  • Giove permane nel grembo della Vergine 9 mesi, per poi esserne generato.
La composizione astronomica richiamerebbe l'immagine della "donna vestita di Sole" dell'Apocalisse:

E un gran prodigio fu veduto nel cielo:
una donna vestita di sole,
e la luna sotto i piedi di lei,
e sulla testa di lei una corona di dodici stelle:

Ed essendo gravida gridava,
pe' dolori del parto,
patendo travaglio nel partorire.

[Apocalisse 12:1-2]

C'è chi ha voluto vedere in questo evento, l'evidenza di una prossima fine dei tempi. Vincendo un sostanziale scetticismo, ho voluto fare alcune verifiche. Nel seguito, cerco di condividere i risultati di questa breve ricerca.



In effetti, la composizione astronomica del 23/9/2017 è bella, e forse non troppo comune, ma il tamtam che si è creato attorno ad essa appare decisamente sproporzionato, se la si esamina con senso critico:

  • L'immagine riportata poco sopra è uno screenshot dell'applicazione "stellarium". In questa particolare rappresentazione, il piede della Vergine e la testa del serpente dell'Ofiuco si trovano in effetti vicini: tuttavia, la maggior parte delle mappe antiche del cielo, mostrano i piedi della Vergine poggiare sulla Bilancia (es.: qui).
  • Nell'Apocalisse, la donna che schiaccia la testa del serpente non c'è: questo è un segno di Genesi 3.15, il cui significato simbolico, del tutto slegato da quello dell'Apocalisse, è stato trasposto anche sulla figura della Madonna. Nel 1997, Giovanni Paolo II intervenne su questo tema, ricordando che l'immagine della SS. Vergine che poggia il piede sul serpente deriva da un errore di traduzione.
  • Giove ha un periodo orbitale di 11 anni, quindi attraversa la Vergine con una certa frequenza.
  • Giove permane mediamente in Vergine per un periodo di circa 16 mesi (la Vergine è molto estesa): in questo periodo, il pianeta retrograda almeno una volta, pertanto la permanenza di circa 9 mesi nella zona testa/torso della costellazione potrebbe non essere un evento tanto raro. La presenza del "figlio nel grembo della madre", non è un evento unico.
  • Il Sole attraversa la Vergine (ovvio) una volta all'anno, pertanto è quasi certo che nei sedici mesi in cui Giove permane nei pressi della costellazione della Vergine, il Sole si trovi a passargli accanto.
  • pianeti interni, avendo orbite "piccole", appaiono sempre a breve distanza dal Sole, quindi non è insolito che quando Giove ed il Sole si incontrano nella costellazione della Vergine, i pianeti interni vengano a trovarsi in Leone, o giù di lì ...
  • La "visione" funziona soltanto se si considerano i pianeti interni come stelle.

In definitiva, la probabilità che si ottenga una configurazione come quella evidenziata non è altissima, ma nemmeno nulla. Ho trovato un articolo, dove si precisa che configurazioni simili (con Giove e Sole in Vergine e i pianeti interni in Leone) si sono verificate almeno 4 volte negli ultimi 1.000 anni: nel 1827, 1483, 1293, e 1056:


Mi sono preso la briga di verificare con Stellarium la precisione di quelle configurazioni, nelle date in cui si sono verificate: non sono così belle e "precise" come quella del 2017, ma lo sono abbastanza da potervi intravedere - volendo - la donna di Apocalisse 12.



Una convinzione che mi sono fatto studiando astroteologia, è che la simbologia stellare, sia stata introdotta nei Vangeli in maniera assolutamente non casuale. Nei Vangeli, si precisa molto spesso che Gesù compì gesti ed organizzò azioni, in modo tale che queste risultassero conformi alle predizioni dei profeti. Ebbene, tutte quelle predizioni richiamano simboli celesti (Betlemme, i Magi, l'asinello, il tradimento di Giuda, la Passione e la morte in Croce).


Come i Magi, gli Evangelisti erano sia astronomi, sia astrologi, in possesso delle più alte cognizioni scientifiche del loro tempo. Questo ha consentito di predire con secoli di anticipo gli eventi astronomici e di correlarli ad eventi sacri, attraverso immagini simboliche. Fra queste cognizioni, spiccava con assoluta chiarezza la distinzione basilare tra stelle fisse (asteres aplanis) e pianeti (asteres planetes). Nella seconda categoria, ricordiamo, rientravano i pianeti conosciuti, il Sole e la Luna.


La "visione" in questione, invece, "funziona" soltanto se considerano i tre pianeti interni come stelle. Il che mi sembra un errore grossolano, inaccettabile, che i redattori dei testi (perfettamente consapevoli della simbologia che stavano proponendo) non avrebbero mai commesso. Al contrario, penso che costoro pensassero che l'arrivo del Messia avrebbe dovuto essere annunciato da un evento inequivocabile, non somigliante ad alcun altro evento del passato.


La precessione degli equinozi, col suo ciclo di 26000 anni (ufficialmente scoperta da Ipparco di Nicea, 200 anni prima di Cristo), dava le garanzie migliori di poter identificare in maniera univoca gli eventi astronomici a venire. La definizione di una simbologia in grado di codificare quegli eventi e l'organizzazione dei simboli in un contesto religioso, avrebbe permesso di trasmettere il messaggio a millenni di distanza, anche se le cognizioni scientifiche fossero scomparse (i costumi religiosi sopravvivono molto meglio delle cognizioni scientifiche a guerre, carestie e pestilenze). Il Vangelo divenne quindi non soltanto espressione in parola della Legge Divina, intesa come espressione in forma narrativa delle forze che governano l'Universo, ma anche uno strumento per la trasmissione di un messaggio nascosto, avente come oggetto la descrizione accurata di ciò che avviene alla "fine dei tempi" e la chiave di decifrazione per determinarne la data esatta.



L'Apocalisse è un testo simbolicamente molto oscuro, ma i richiami al cielo non mancano. Ad esempio:

  • i 4 esseri occhiuti ed alati di Apocalisse 4.7, rimandano ai segni fissi: Leone, Toro, Aquario (Angelo) e Scorpione (Aquila), che simboleggiano l'Ordine Celeste, i cicli cosmici e lo scorrere del tempo ordinario.
  • i 4 cavalieri di Apocalisse 6,1-8, corrispondono al "quadrante oscuro" dello Zodiaco:

      - l'arma del primo cavaliere, l'arco, è un riferimento al Sagittario,
      - l'arma del secondo, la spada ricurva (μάχαιρα - màcaira), rimanda all'aculeo dello Scorpione,
      - l'arma del terzo cavaliere è la Bilancia che rimanda all'omonimo segno,
      - il quarto cavaliere, Morte, rimanda al quadrante stesso, contenente i tre segni.

Il quadrante oscuro è misterioso, in quanto avvolge il mistero della vita, legato ad Hunab-Ku, il buco nero al centro della Galassia, che si trova tra Scorpione e Sagittario, proprio al centro del quadrante. In Luca 10.19, Gesù riferisce che questo quadrante, che contiene anche il già citato serpente dell'Ofiuco, non sarà più attraversato dal Punto Vernale: la precessione degli equinozi evolverà in maniera differente ed inattesa.


Del quadrante oscuro abbiamo parlato anche nel video: "Il Presepe Celeste - Parte IV: I Doni dei Magi". Nell'Adorazione dei Magi di Leonardo, il quadrante è rappresentato dal quarto Re Magio, che non offre doni al bambino, ma lo scruta attentamente, proteggendosi gli occhi con la mano.



A cosa potrebbe riferirsi dunque, la "donna vestita di Sole"?


Purtroppo non ho una risposta soddisfacente a questa domanda, ma se essa esiste, penso che deva essere cercata in fenomeni legati al moto precessionale.