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mercoledì 21 settembre 2016

L'Essenza del Sole

Il Sole è la lancetta di un immenso orologio cosmico, che ha per quadrante l'intero Zodiaco. Questo è vero per il ciclo annuale, scandito dal moto di rivoluzione terrestre, che fa sì che Sole sembri muoversi in senso antiorario rispetto allo Zodiaco, percorrendo all'incirca un grado ogni giorno. Ma è altrettanto ver per il ciclo precessionale, dovuto alla precessione degli equinozi. Per effetto della rotazione precessionale, i punti equinoziali e solstiziali, in corrispondenza dei quali il Sole viene a trovarsi in occasione di equinozi e solstizi, si spostano lungo l'eclittica a ritroso, ossia in senso orario di circa un grado angolare ogni 72 anni.


La durata stimata di un ciclo precessionale completo è pari a 25.920 anni (72 (anni/grado) x 360 (gradi)). Questo lungo periodo di tempo veniva anticamente chiamato "Grande Anno", o "Anno Platonico", in memoria del filosofo greco Platone, che ne farebbe menzione nel dialogo "Timeo". In realtà, ciò che nel Timeo Platone definisce "anno perfetto", non è l'anno precessionale, ma il periodo di tempo necessario affinchè si riproponga una specifica configurazione astronomica, ossia il Sole, la Luna ed i pianeti occupino nel cielo le medesime posizioni.

Come l'anno solare, che è suddiviso in 12 mesi, anche il Grande Anno è suddiviso in dodici periodi, che prendono il nome di Ere Astrologiche o Eoni, ciascuna delle quali è associata ad un segno zodiacale. E' noto che, osservando la posizione attuale del Sole rispetto allo Zodiaco, è possibile sapere quale sia il mese corrente: analogamente, la determinazione misura dell'Era Astrologica corrente può essere effettuata verificando la posizione assunta rispetto allo Zodiaco dal Punto Vernale, ossia dal punto dove il Sole viene a trovarsi, durante l'equinozio di primavera.


Le Ere Astrologiche
(cliccare per ingrandire)

Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, la durata delle Ere Astrologiche non è legata all'estensione astronomica delle corrispondenti costellazioni zodiacali, ma è per tutte uguale a 2.160 anni (25.920 / 12) circa. In questo periodo, il Punto Vernale percorre un arco eclittico di ampiezza pari a 30°.


Nel Vangelo si trovano numerosi luoghi-simbolo che richiamano le costellazioni dello Zodiaco, lo scorrere delle Ere e l'avanzamento retrogrado del Punto Vernale lungo l'eclittica. Ne citiamo alcuni, ma ve ne sono numerosi altri:


Raccogliendo tutti i riferimenti in un unico quadro d'insieme, si ottiene la rappresentazione dell'avanzamento del Punto Vernale lungo un emi-ciclo precessionale, come mostrato nell'immagine seguente. I 12.960 che compongono questo emiciclo corrispondono all'evoluzione della civiltà umana, dall'età della pietra al mondo globalizzato.


Avanzamento del Punto Vernale lungo l'Eclittica
dalla Nascita di Gesù alla Sua Ascesa al Cielo


La storia di Gesù raccontata nel Vangelo è anche, quindi, la storia dell'attuale civiltà umana, nata al termine dell'Era della Vergine e progredita per quasi tredicimila anni, fino ai nostri giorni, che corrispondono al termine dell'Era dei Pesci. Qui la disputa tra evoluzionismo e creazionismo non c'entra nulla: l'uomo ed il mondo c'erano prima di questo periodo e ci saranno anche dopo: con ogni probabilità questo emicilo rappresenta una delle fasi evoluzionistiche dell'umanità che nei , ma soprattutto nei Vangeli gnostici, prendono il nome di "generazioni". Questa interpretazione è anche coerente con quanto riportato nel Vangelo di Luca ( ), dove si afferma che quando cominciò a predicare, Gesù aveva "circa trent'anni".

I trenta anni di cui parla il Vangelo non sono probabilmente anni terrestri: si tratta del numero di anni astrologici, ognuno composto da 360 anni terrestri, trascorsi dalla nascita della civiltà (evento simboleggiato dalla nascita di Gesù a Beth-le-hem) alla comparsa del Vangelo sulla Terra (evento simboleggiato appunto, dall'inizio della predicazione di Gesù). L'indicazione dei trenta anni significa quindi che la storia umana ha visto l'inizio della diffusione del messaggio evangelico a 5 Ere (ogni Era si compone di 6 anni astrologici) di distanza dalla sua nascita. In effetti è noto che il Vangelo apparve sulla Terra all'inizio dell'Era dei Pesci, circa 2.000 anni fa.



Da sempre, tutte le religioni del Pianeta, considerano il Sole come una delle più importanti, se non la più importante manifestazione della Creazione. Il motivo di questa elevatissima considerazione non è solamente legato al fatto indiscutibile che il Sole è la principale fonte energetica per il pianeta Terra. Esiste anche un altro motivo, decisamente più sottile, legato alla più intima struttura dell'uomo, che le religioni hanno soltanto intuito, senza mai realizzarne completamente le implicazioni. Si tratta del fatto che il Sole è la sede dell'io.

L'io è l'entità osservatrice e silenziosa che sottende la realtà e permea la vita di ogni singolo individuo. E' l'entità che è in grado di porsi la domanda "che cosa sono io?", oppure, "quando chiedo 'chi sono io', chi è che sta parlando?". Per millenni i filosofi, e più recentemente i neuroscienziati, si sono chiesti dove l'io risieda fisicamente, sperando di trovargli una collocazione spazio-temporale da qualche parte, possibilmente non lontano dal corpo fisico dell'individuo che avverte quell'io come proprio. Nessuno è mai riuscito veramente nell'impresa ed attualmente sta prendendo forma l'idea che in realtà l'io preceda la materia in cui l'individuo si trova immerso ed in qualche modo le dia forma.

Ebbene, il Sole è una fonte importante non soltanto di energia elettromagnetica, ma anche di quella che potremmo chiamare energia coscienziale, intendendo con questo neologismo la sostanza di ciò che alimenta l'io, dandogli la forza di contrapporsi, all'interno dell'individuo, alle risposte preconfezionate del condizionamento. Il Sole è la fonte energetica di ciò che un individuo avverte come il "senso interiore della verità", che si manifesta in forma di fulminee intuizioni, di "lampi di genio". L'azione solare è particolarmente importante nei bambini, il cui cranio, non ancora ben sviluppato, presenta un piccolo foro chiamato "fontanella", che si chiude normalmente al secondo anno di vita.

Attraverso quel foro, i bambini possono ricevere in maniera decisamente più forte rispetto agli adulti la forza vitale del Sole. La capacità di ricevere energia dal Sole, alimentando l'io interiore, è naturalmente indispensabile nelle primissime fasi della vita, dove l'individuo ha necessità di apprendere il più possibile nel più breve tempo possibile. Questa capacità si affievolisce con l'età, nel corso di un processo che implica il triste abbandono dell'esperienza intuitiva, quindi l'adeguamento alle idee ricevute dall'esterno ed infine il consolidamento dei condizionamenti.

I bambini sarebbero proprio le primissime vittime a soffrire di una eventuale alterazione del campo energetico solare. Una eventualità dal genere, sebbene remota, è presa in seria considerazione nelle Scritture e descritta in due eventi particolari: la , nel libro dell'Esodo, mediante la quale il Signore punisce il popolo Egiziano uccidendo tutti i primogeniti e , ordinata dal re Erode al tempo della nascita di Gesù. In effetti, poco prima della sua crocifissione, Gesù ammonisce i popoli, profetizzando la venuta di un periodo di gravi difficoltà per chi è genitore (), tracciando un collegamento ideale tra la propria morte, la morte del Sole (non a caso, alla morte di Gesù ) e la sofferenza dei bambini.

Altra grande vittima sarebbe la verità, dal momento che in assenza del Sole, il senso interiore di verità degli individui potrebbe essere alimentato soltanto dalla "luce" accumulata nel cuore, senza ausili esterni. Senza dubbio sarebbe una condizione di profonda crisi spirituale, che si rifletterebbe in una profonda crisi anche nella .



Il Sole è quindi nell'universo fisico, il portale di connessione tra le principali forme di realtà con cui l'uomo ha occasione di interagire nel corso della propria esistenza:

  • la realtà della Vita quotidiana e materiale (la realtà uomo), che viene alimentata e nutrita dall'energia elettromagnetica che percepiamo in forma di luce e calore;
  • la realtà della Via storica ed evolutiva umana (la realtà mondo) che il Sole, segnatempo del corso delle Ere, consente di osservare, verificandone la posizione all'equinozio di primavera;
  • la realtà della Verità interiore (la realtà Dio), che il Sole nutre ed alimenta, stimolando e sostenendo lo sviluppo della coscienza, in maniera sottile ed impercettibile.


Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita»

[Gv. 14,6]

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