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Arcana Ricordo
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Il Jackpot
La letteratura fantascientifica, specialmente quando veicolata attraverso i canali di massa, come il cinema o le serie TV, è una interessante fonte di sorprese e di ispirazione. Il titolo di questo post, "Il Jackpot", è un riferimento alla serie TV "The Peripheral", ispirata all'omonimo romanzo di William Gibson. Nel romanzo, "Il Jackpot" è il nome attribuito a una serie di 4 eventi catastrofici che si verificano a partire dall'anno 2039: nell'ordine, black-out (oscurità), pandemia, carestia e guerra. Come in ogni racconto apocalittico che si rispetti, anche in questo caso, la protagonista è una "veggente": una ragazza che vive nell'anno 2032, alla quale viene rivelato il futuro prossimo da persone che vivono nell'anno 2070. Qui il link al filmato.
La narrazione di Gibson attinge a piene mani alla letteratura sacra. La parola "jackpot" è utilizzata nel gioco d'azzardo; in particolare nelle slot-machine, dove ha il significato di "combinazione che fa vincere il massimo premio". In aperto riferimento ai quattro cavalieri dell'Apocalisse di Giovanni, qui la combinazione è formata da quattro eventi:
Poi vidi quando l'Agnello aprì uno dei sette sigilli
e udii una delle quattro creature viventi,
che diceva con voce come di tuono: «Vieni».
Guardai e vidi un cavallo bianco.
Colui che lo cavalcava aveva un arco;
e gli fu data una corona, ed egli venne fuori da vincitore, e per vincere.
Quando l'Agnello aprì il secondo sigillo,
udii la seconda creatura vivente che diceva: «Vieni».
E venne fuori un altro cavallo, rosso;
e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra
affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri,
e gli fu data una grande spada.
Quando l'Agnello aprì il terzo sigillo,
udii la terza creatura vivente che diceva: «Vieni».
Guardai e vidi un cavallo nero;
e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano.
E udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi, che diceva:
«Una misura di frumento per un denaro
e tre misure d'orzo per un denaro, ma non danneggiare né l'olio né il vino».
Quando l'Agnello aprì il quarto sigillo,
udii la voce della quarta creatura vivente che diceva: «Vieni».
Guardai e vidi un cavallo giallastro;
e colui che lo cavalcava si chiamava Morte;
e gli veniva dietro l'Ades.
Fu dato loro potere sulla quarta parte della terra,
per uccidere con la spada, con la fame,
con la mortalità e con le belve della terra.
e udii una delle quattro creature viventi,
che diceva con voce come di tuono: «Vieni».
Guardai e vidi un cavallo bianco.
Colui che lo cavalcava aveva un arco;
e gli fu data una corona, ed egli venne fuori da vincitore, e per vincere.
Quando l'Agnello aprì il secondo sigillo,
udii la seconda creatura vivente che diceva: «Vieni».
E venne fuori un altro cavallo, rosso;
e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra
affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri,
e gli fu data una grande spada.
Quando l'Agnello aprì il terzo sigillo,
udii la terza creatura vivente che diceva: «Vieni».
Guardai e vidi un cavallo nero;
e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano.
E udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi, che diceva:
«Una misura di frumento per un denaro
e tre misure d'orzo per un denaro, ma non danneggiare né l'olio né il vino».
Quando l'Agnello aprì il quarto sigillo,
udii la voce della quarta creatura vivente che diceva: «Vieni».
Guardai e vidi un cavallo giallastro;
e colui che lo cavalcava si chiamava Morte;
e gli veniva dietro l'Ades.
Fu dato loro potere sulla quarta parte della terra,
per uccidere con la spada, con la fame,
con la mortalità e con le belve della terra.
[Ap. 6, 1-8]
Non è chiarissima la natura delle calamità scatenate dal primo e dall'ultimo cavaliere, ma l'ultima frase ci viene in aiuto. È infatti ragionevole supporre che il secondo e il terzo cavaliere, rispettivamente armati di spada e di bilancia, portino la guerra e la carestia. Personalmente, attribuisco la capacità di uccidere con la "mortalità" al primo cavaliere: penso che la sua missione consista nel diffondere epidemie. A questi tre castighi divini corrispondono dunque gli ultimi tre eventi del Jackpot, sebbene l'ordine sia differente. Resta una incognita riguardante il cavaliere più terribile, l'ultimo, a cui corrisponde la capacità di uccidere utilizzando le "belve della terra". Che cosa sono queste belve?
Il Black-out
William Gibson, e dopo di lui gli sceneggiatori di "The Peripheral", hanno descritto il black-out come primo evento catastrofico. La domanda che ci dobbiamo porre è: può un black-out essere tanto devastante da essere addirittura paragonato ad altri eventi in grado di decimare la popolazione? Nella clip qui sopra, i sapienti che offrono la rivelazione alla veggente, spiegano che il black-out durò per mesi, causando una interruzione irreparabile delle catene di produzione e distribuzione del cibo, dei farmaci, dell'energia per scaldarsi. Per esclusione, siamo portati a correlare il black-out all'azione delle "belve della terra" portata dall'ultimo cavaliere, tuttavia è impensabile che il solo black-out e la carenza di beni primari che ne deriva, riescano a fare un danno degno della fama dell'ultimo cavaliere: quello il cui nome stesso è "Morte".
In effetti il tratto che unisce il primo evento del Jackpot all'ultimo cavaliere è l'oscurità. È infatti nell'oscurità che si muovono le "bestie della terra": possiamo anche chiamarle "forze oscure", "esseri energivori" o semplicemente "demoni". Naturalmente, non si tratta di una oscurità generata da un semplice black-out, ma di qualcosa di più profondo: qualcosa che la tradizione cristiana chiama i "Tre Giorni di Buio": giorni in cui l'oscuramento del Sole e degli astri è accompagnato dalla inefficiacia di qualsiasi fonte luminosa terrestre. Questo periodo rappresenta il culmine del tempo apocalittico e la prova più dura in assoluto.
L'Anima e gli Alieni
Diverso tempo fa, mi colpì una intervista del prof. Corrado Malanga, il quale riferiva che l'anima, con cui era venuto in contatto nel corso di diverse ipnosi regressive, descriveva se stessa come "colei che vive tra un tempo e l'altro". Questa espressione sibillina, riferita con la genuinità fanciullesca tipica dell'anima, poteva essere agevolmente spiegata ricorrendo alla teoria della natura quantistica del tempo, secondo la quale il tempo cronologico è composto da una infinita sequenza di periodi infinitesimali, non ulteriormente scomponibili, noti con il nome di "tempo di Plank".
La capacità di esistere fuori dal tempo è propria soltanto dell'anima e degli esseri che ne sono provvisti, ma l'universo è popolato anche da svariate "specie" che non hanno questa capacità. Il professore asseriva che tali "esseri", o "entità", secondo lui identificabili con i "demoni" della tradizione cristiana, spesso frequentano dimensioni alternative alle tre dimensioni spaziali convenzionali (ragione per cui, normalmente non siamo in grado di percepirli) tuttavia, essi sono in grado di esistere soltanto nel tempo cronologico. Questa loro incapacità, li porta, secondo il professore, a tentare continuamente e con ogni mezzo, di impadronirsi dell'energia dell'anima e della sua principale abilità: la "vita eterna".
Già ... il tempo cronologico. Proprio la grandezza fisica destinata ad essere sconvolta nel periodo di "inversione precessionale", che contraddistingue l'Era dell'Acquario. L'anima è progettata espressamente per superare questo sconvolgimento. Ma che cosa potrebbe accadere a queste entità, qualora i cicli cosmici decidessero di privarli dell'unica dimensione in grado di garantire la loro sopravvivenza? A mio avviso, cercherebbero di aggrapparsi con tutte le forze all'unica forma di energia in grado di sostenere l'ascensione: l'anima. Ecco perché ogni escatologia esistente al mondo parla di un tempo in cui i demoni "saranno liberati" e attaccheranno gli esseri provvisti di anima.
Conclusione
Queste riflessioni ci hanno portato lontano, ma torniamo un attimo al punto di partenza per fornire un ultimo dettaglio. Nella serie TV, il Jackpot inizia nell'anno 2039: come forse i lettori ricorderanno, questo è l'anno in cui si chiude il ciclo di eclissi solari che avvengono il 21 di Giugno, iniziato nel 1980, culminato con l'eclissi del 2020. Il Vangelo riferisce chiaramente che la data di inizio non può essere conosciuta, né calcolata. Non resta che proseguire con il lavoro di correlazione di informazioni diverse, per scoprire ogni volta un piccolo frammento in più di verità.