Premessa: l'inizio dell'Era dell'Acquario
Nel post precedente, è stato mostrato il funzionamento del moto di precessione degli Equinozi. Il video "Precession of equinoxes" mette in evidenza come la rotazione dell'asse terrestre determini lo spostamento lungo l'eclittica del "Punto Vernale" (il punto geometrico dove il Sole viene a trovarsi nel giorno dell'Equinozio di Primavera).
Il video, mostra il susseguirsi delle Ere Astrologiche presenti nell'emiciclo precessionale che sta per concludersi: Leone, Cancro, Gemelli, Toro, Ariete e Pesci. L'estensione temporale delle Ere proposta nel video, è leggermente diversa da quella suggerita dal Prof. Zecharia Sitchin nel libro "Il Pianeta degli Dei". Secondo il Professore, il passaggio dall'Era dell'Acquario all'Era dei Pesci dovrebbe verificarsi nell'anno 2.100 D.C., come si evince dalla mappa seguente:
Il video, mostra il susseguirsi delle Ere Astrologiche presenti nell'emiciclo precessionale che sta per concludersi: Leone, Cancro, Gemelli, Toro, Ariete e Pesci. L'estensione temporale delle Ere proposta nel video, è leggermente diversa da quella suggerita dal Prof. Zecharia Sitchin nel libro "Il Pianeta degli Dei". Secondo il Professore, il passaggio dall'Era dell'Acquario all'Era dei Pesci dovrebbe verificarsi nell'anno 2.100 D.C., come si evince dalla mappa seguente:
Purtroppo, il prof. Sitchin non precisa quali siano le fonti a cui attinge per generare il proprio calendario:
"[...] anche se non è possibile, oggi, accertare dove esattamente i Sumeri ponevano l'inizio di una casa zodiacale, possiamo comunque basarci sulla seguente tabella, considerata generalmente attendibile:
10860 a.C. - 8700 a.C. - Era del Leone."
[Z. Sitchin, "Il Pianeta degli Dei", cap. XIV]
Secondo la mia ipotesi, l'Era del Leone si estende dal 10.960 A. C. all'8.800 A.C.; il che porta ad identificare la transizione verso l'Era dell'Acquario negli anni che stiamo vivendo. Come avevo già mostrato nel video "L'Eclissi del 21 Giugno 2020 - Parte Prima", il periodo di transizione "è iniziato nel 1980, ha raggiunto l'apice nel Maggio 1998 e si sta lentamente esaurendo":
Dal punto di vista strettamente astronomico, l'Era dei Pesci termina dunque nell'anno 2016, ma poichè questo limite temporale è determinato da una misura che gli antichi eseguivano con strumenti ottici non precisi quanto quelli attuali, possiamo ipotizzare che le profezie cristiane abbiano identificato l'anno 2021 come il primo anno dell'Era dell'Acquario: i 40 anni compresi tra il 1980 ed il 2020 sarebbero quindi gli anni di transizione, in cui le due Ere coesistono.
Dal punto di vista strettamente astronomico, l'Era dei Pesci termina dunque nell'anno 2016, ma poichè questo limite temporale è determinato da una misura che gli antichi eseguivano con strumenti ottici non precisi quanto quelli attuali, possiamo ipotizzare che le profezie cristiane abbiano identificato l'anno 2021 come il primo anno dell'Era dell'Acquario: i 40 anni compresi tra il 1980 ed il 2020 sarebbero quindi gli anni di transizione, in cui le due Ere coesistono.
Spade e Mantelli: riferimento al Cambio d'Era?
Il Vangelo di Luca riporta un passo che contiene una forte simbologia di carattere astronomico/astrologico. Nel passo, Gesù sta rivolgendo le ultime raccomandazioni agli Apostoli, perchè siano preparati quando il suo destino verrà a compiersi. Per quei tempi, profetizza, si verificheranno disordini:
Poi disse loro:
«Quando vi mandai senza borsa,
senza sacca da viaggio e senza calzari,
vi è forse mancato qualcosa?»
Essi risposero: «Niente».
Ed egli disse loro:
«Ma ora, chi ha una borsa, la prenda; così pure una sacca;
e chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una.
Perché io vi dico che in me
dev'essere adempiuto ciò che è scritto:
"Egli è stato contato tra i malfattori".
Infatti, le cose che si riferiscono a me,
stanno per compiersi».
Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade!»
Ma egli disse loro: «Basta!»
[Lc. 22,35-38]
Generalmente, si attribuisce a Pietro la proprietà di una spada, in quanto esiste, nel Vangelo di Giovanni, un passo in cui si riferisce che Pietro estrasse una spada per tagliare l'orecchio al servo del Sommo Sacerdote (in quell'occasione, il Signore interverrà guarendo la ferita inferta al servo).
Volendo trovare un senso alternativo alla lettura letterale, ci si può accorgere che nel passo appena presentato i termini "mantello" e "spada" sono termini tecnici, che fanno riferimento a due entità puramente geometriche, ben visibili nel video mostrato nel post precedente:
Non soltanto Pietro, ma tutti gli Apostoli, essendo Ere Astrologiche, posseggono una spada ed un mantello! Non è un caso se i periodi di transizione sono identificati dal termine “spada”: sono periodi turbolenti, in cui ogni cosa cambia: nulla a che fare con la relativa tranquillità che si può sperimentare nel corso di ciascuna Era! Ecco perché, approssimandosi al cambio d’Era, Gesù invita i suoi a liberarsi dei mantelli, ossia delle tranquille e consolidate abitudini guadagnate nel corso dei secoli, per dotarsi di una spada, preparandosi così all’inevitabile cambiamento.
L'evangelista Luca offre un quadro altamente suggestivo, in cui ciascuna delle Ere mostra al Signore i propri confini, ossia i propri limiti, sottoponendo alla sua attenzione le proprie date di inizio e termine. Come per l’essere umano le date di nascita e morte costituiscono il confine, il limite temporale di tutte le opere che egli può compiere nel corso della vita, così le date di inizio e di termine di un’Era costituiscono i limiti estremi di tutte le innovazioni e le scoperte che essa è in grado di portare.
Le date di nascita e morte di un individuo costituiscono i “bordi” del contenitore entro cui è racchiusa sua la vita, e per questo motivo diventano simbolo di tutto ciò che quell’individuo ha compiuto in vita e di tutta la consapevolezza che è riuscito a generare per sé stesso e per gli altri. Analogamente, ciascuna Era astrologica, giunte al termine del proprio tempo, offre a Gesù l’insieme di tutti gli eventi avvenuti e di tutte le esperienze accumulate nel corso dei secoli che hanno costituito il proprio periodo di “reggenza”, attraverso la simbolica consegna delle due “spade” che costituiscono i limiti temporali di quel periodo.
Nel passo appena letto non è specificato chi sia l’Apostolo che pronuncia la frase “ecco qui due spade”, ma possiamo sentirci autorizzati a ritenere che il discepolo che sta parlando stia consegnando le proprie armi, esortando nel contempo gli altri a fare lo stesso . Gli Apostoli-Ere rispondono silenziosamente, dando così vita ad un rito solenne: le esistenze di intere generazioni vengono affidate a Gesù, affinché Lui possa trasformarle da semplici sequenze di eventi a frammenti di un unico destino, finalizzato a compiere la Volontà di Dio.
La brusca risposta di Gesù va interpretata in questo caso come un vigoroso ordine con cui il Maestro mette fine al rito di presentazione delle spade, dando seguito al sacrificio e alle speranze degli Apostoli. Il “Basta!” non è rivolto ai discepoli, che umilmente hanno eseguito la volontà di Gesù e del Padre, bensì al tempo precessionale: strumento della Volontà Divina, che è stato utile al fine di facilitare l’acquisizione di consapevolezza, ma che è ora destinato alla dismissione, per consentire l’ingresso nella dimensione atemporale del Regno dei Cieli.
Volendo trovare un senso alternativo alla lettura letterale, ci si può accorgere che nel passo appena presentato i termini "mantello" e "spada" sono termini tecnici, che fanno riferimento a due entità puramente geometriche, ben visibili nel video mostrato nel post precedente:
- le spade sono i confini delle Ere Astrologiche, che nel video - e nell'immagine seguente - sono rappresentati come linee verdi verticali; corrispondono ai periodi di transizione tra le Ere;
- i mantelli sono le estensioni delle Ere Astrologiche, vale a dire gli spazi (ma si potrebbe dire anche "i periodi") compresi tra due spade.
Verso il Termine dell'Era dei Pesci |
Non soltanto Pietro, ma tutti gli Apostoli, essendo Ere Astrologiche, posseggono una spada ed un mantello! Non è un caso se i periodi di transizione sono identificati dal termine “spada”: sono periodi turbolenti, in cui ogni cosa cambia: nulla a che fare con la relativa tranquillità che si può sperimentare nel corso di ciascuna Era! Ecco perché, approssimandosi al cambio d’Era, Gesù invita i suoi a liberarsi dei mantelli, ossia delle tranquille e consolidate abitudini guadagnate nel corso dei secoli, per dotarsi di una spada, preparandosi così all’inevitabile cambiamento.
L'evangelista Luca offre un quadro altamente suggestivo, in cui ciascuna delle Ere mostra al Signore i propri confini, ossia i propri limiti, sottoponendo alla sua attenzione le proprie date di inizio e termine. Come per l’essere umano le date di nascita e morte costituiscono il confine, il limite temporale di tutte le opere che egli può compiere nel corso della vita, così le date di inizio e di termine di un’Era costituiscono i limiti estremi di tutte le innovazioni e le scoperte che essa è in grado di portare.
Le date di nascita e morte di un individuo costituiscono i “bordi” del contenitore entro cui è racchiusa sua la vita, e per questo motivo diventano simbolo di tutto ciò che quell’individuo ha compiuto in vita e di tutta la consapevolezza che è riuscito a generare per sé stesso e per gli altri. Analogamente, ciascuna Era astrologica, giunte al termine del proprio tempo, offre a Gesù l’insieme di tutti gli eventi avvenuti e di tutte le esperienze accumulate nel corso dei secoli che hanno costituito il proprio periodo di “reggenza”, attraverso la simbolica consegna delle due “spade” che costituiscono i limiti temporali di quel periodo.
Nel passo appena letto non è specificato chi sia l’Apostolo che pronuncia la frase “ecco qui due spade”, ma possiamo sentirci autorizzati a ritenere che il discepolo che sta parlando stia consegnando le proprie armi, esortando nel contempo gli altri a fare lo stesso . Gli Apostoli-Ere rispondono silenziosamente, dando così vita ad un rito solenne: le esistenze di intere generazioni vengono affidate a Gesù, affinché Lui possa trasformarle da semplici sequenze di eventi a frammenti di un unico destino, finalizzato a compiere la Volontà di Dio.
La brusca risposta di Gesù va interpretata in questo caso come un vigoroso ordine con cui il Maestro mette fine al rito di presentazione delle spade, dando seguito al sacrificio e alle speranze degli Apostoli. Il “Basta!” non è rivolto ai discepoli, che umilmente hanno eseguito la volontà di Gesù e del Padre, bensì al tempo precessionale: strumento della Volontà Divina, che è stato utile al fine di facilitare l’acquisizione di consapevolezza, ma che è ora destinato alla dismissione, per consentire l’ingresso nella dimensione atemporale del Regno dei Cieli.
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