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domenica 28 aprile 2024

Il Jackpot


Sono un po' assente ultimamente ... Per fortuna ci hanno pensato i produttori televisivi e cinematografici a tenere alto l'interesse verso i temi escatologici, anche se spesso in forme improprie. Oggi partiamo dall'esame di una produzione di Prime Video relativamente recente: non è sicuramente la più significativa sul tema e nemmeno quella fatta meglio, però mi è sembrata adatta come spunto per alcune riflessioni.


Arcana Ricordo



Il Jackpot

La letteratura fantascientifica, specialmente quando veicolata attraverso i canali di massa, come il cinema o le serie TV, è una interessante fonte di sorprese e di ispirazione. Il titolo di questo post, "Il Jackpot", è un riferimento alla serie TV "The Peripheral", ispirata all'omonimo romanzo di William Gibson. Nel romanzo, "Il Jackpot" è il nome attribuito a una serie di 4 eventi catastrofici che si verificano a partire dall'anno 2039: nell'ordine, black-out (oscurità), pandemia, carestia e guerra. Come in ogni racconto apocalittico che si rispetti, anche in questo caso, la protagonista è una "veggente": una ragazza che vive nell'anno 2032, alla quale viene rivelato il futuro prossimo, da persone che vivono nell'anno 2070. Poiché Google non mi lascia inserire la clip direttamente nel corpo del testo, inserisco il link al filmato nell'immagine sottostante, oppure QUI.



Il Jackpot
Cliccare sull'Immagine per Accedere al Video (in Inglese)


La narrazione di Gibson attinge a piene mani alla letteratura sacra. La parola "jackpot" è utilizzata nel gioco d'azzardo; in particolare nelle slot-machine, dove ha il significato di "combinazione che fa vincere il massimo premio". In questo caso, la combinazione "vincente" è formata da quattro eventi, in aperto riferimento ai quattro cavalieri dell'Apocalisse di Giovanni:


Poi vidi quando l'Agnello aprì uno dei sette sigilli
e udii una delle quattro creature viventi,
che diceva con voce come di tuono: «Vieni».
Guardai e vidi un cavallo bianco.
Colui che lo cavalcava aveva un arco;
e gli fu data una corona, ed egli venne fuori da vincitore, e per vincere.

Quando l'Agnello aprì il secondo sigillo,
udii la seconda creatura vivente che diceva: «Vieni».
E venne fuori un altro cavallo, rosso;
e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra
affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri,
e gli fu data una grande spada.

Quando l'Agnello aprì il terzo sigillo,
udii la terza creatura vivente che diceva: «Vieni».
Guardai e vidi un cavallo nero;
e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano.
E udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi, che diceva:
«Una misura di frumento per un denaro
e tre misure d'orzo per un denaro, ma non danneggiare né l'olio né il vino».

Quando l'Agnello aprì il quarto sigillo,
udii la voce della quarta creatura vivente che diceva: «Vieni».
Guardai e vidi un cavallo giallastro;
e colui che lo cavalcava si chiamava Morte;
e gli veniva dietro l'Ades.

Fu dato loro potere sulla quarta parte della terra,
per uccidere con la spada, con la fame,
con la mortalità e con le belve della terra.



A una prima occhiata fugace, la correlazione tra i cavalieri e gli eventi del Jackpot viene quasi spontanea; tuttavia, se si inizia a fare attenzione ai dettagli, emergono alcuni aspetti non agevolmente correlabili. Innanzitutto occorre chiarire il senso del testo biblico: nel testo, la natura delle calamità scatenate dal primo e dall'ultimo cavaliere non emerge infatti nitidamente. L'ultima frase ci viene in aiuto: è infatti ragionevole supporre che il secondo e il terzo cavaliere, rispettivamente armati di spada e di bilancia, uccidano con la "spada" e la "fame", cioè portino la guerra e la carestia. Personalmente, attribuisco la capacità di uccidere con la "mortalità" al primo cavaliere: penso che la sua missione consista nel diffondere epidemie e pandemie. In effetti, pandemia, carestia e guerra sono anche tre eventi del Jackpot, sebbene vengano elencati in ordine differente. Resta una incognita riguardante il cavaliere più terribile, l'ultimo, a cui corrisponde la capacità di uccidere utilizzando le "belve della terra", a cui dovrebbe corrispondere il black-out del Jackpot. Che cosa sono queste belve? Cosa c'entrano col black-out?


Il Black-out

William Gibson, così come gli sceneggiatori di "The Peripheral", hanno descritto il black-out come il primo evento catastrofico. La domanda che ci dobbiamo porre è: può un black-out essere tanto devastante da essere addirittura paragonato ad altri eventi in grado di decimare la popolazione? Nella clip, i "sapienti" che offrono alla "veggente" la "rivelazione", spiegano che il black-out è destinato a durare per mesi, causando una interruzione irreparabile delle catene di produzione e distribuzione del cibo, dell'energia e dei farmaci. Ma ha senso identificare questi effetti collaterali del black-out con le "belve della terra"?


Nella letteratura biblica, le "bestie della terra" corrispondono più ragionevolmente ai "demoni": "forze oscure" in grado di aggredire la psiche dell'individuo. E proprio nell'espressione "forze oscure" iniziamo a trovare un primo punto di correlazione con il buio provocato dal black-out. Tuttavia, l'oscurità profetizzata dalle Scritture è una semplice assenza di corrente elettrica, ma di qualcosa di più profondo, che la tradizione cristiana chiama i "Tre Giorni di Buio": giorni in cui l'oscuramento del Sole e degli astri è accompagnato dalla inefficiacia di qualsiasi fonte luminosa terrestre, a cui corrispondono i tre giorni della Passione di Nostro Signore. A differenza del Black-out, che gli sceneggiatori di "The Peripheral" descrivono come un primo evento, devastante sì, ma tutto sommato superabile, questo periodo di oscurità rappresenta il culmine del tempo apocalittico e la prova più dura in assoluto.


L'Anima e gli Alieni

Diverso tempo fa, mi colpì una intervista del prof. Corrado Malanga, il quale riferiva che l'anima, con cui era venuto in contatto nel corso di diverse ipnosi regressive, attribuiva a se stessa la capacità di "vivere tra un tempo e l'altro". Secondo il professore, questa espressione sibillina poteva essere agevolmente spiegata ricorrendo alla teoria della natura quantistica del tempo, secondo la quale il tempo cronologico è composto da una infinita sequenza di periodi infinitesimali, non ulteriormente scomponibili, noti con il nome di "tempo di Plank". L'anima sosteneva di essere in grado di essere, di manifestarsi, anche al di fuori dell'infinita sequenza di istanti di tempo che caratterizzano il nostro quotidiano.


La capacità di esistere fuori dal tempo è propria soltanto dell'anima e degli esseri che ne sono provvisti, ma l'universo è popolato anche da svariate "specie" che non hanno questa capacità. Il professore asseriva che tali "esseri", o "entità", secondo lui identificabili con i "demoni" della tradizione cristiana, spesso frequentano dimensioni alternative alle tre dimensioni spaziali convenzionali (ragione per cui, normalmente non siamo in grado di percepirli) tuttavia, essi sono accomunati dalla caratteristica di poter esistere soltanto se esiste il tempo cronologico. Questa loro incapacità, li porta, secondo il professore, a tentare continuamente e con ogni mezzo, di impadronirsi dell'energia dell'anima e della sua principale abilità: la "vita eterna".


Il Tempo

Il tempo è la dimensione tipica delle macchine, ossia di quelle strutture, quegli aggregati complessi di elementi semplici, che riescono ad esprimere il proprio scopo, soltanto come una sequenza di stati. Una automobile, il cui scopo è il movimento, esprime il proprio scopo spostandosi, ossia alterando la propria posizione nello spazio, via via che il tempo passa. Il computer, il cui scopo è il calcolo, esprime il proprio scopo alterando la configurazione delle correnti che attraversano i suoi transistor. Se il tempo cessasse di esistere, l'automobile e il computer resterebbero "congelati", incapaci di alterare il proprio stato e pertanto diventerebbero inutilizzabili. Come ci ha spiegato Dante nella Divina Commedia , i demoni hanno molto in comune con le macchine: esistono soltanto nel tempo cronologico.


Già ... il tempo cronologico. Proprio la grandezza fisica simboleggiata dall'albero di fico, che Gesù maledice poco prima di arrendersi alla Sua Passione, in quanto divenuta incapace di "portare frutto"; la grandezza fisica destinata ad essere sconvolta nel periodo di "inversione precessionale", che contraddistingue l'Era dell'Acquario. L'anima è progettata espressamente per superare questo sconvolgimento. Ma che cosa potrebbe accadere a queste entità, qualora i cicli cosmici decidessero di privarli dell'unica dimensione in grado di garantire la loro sopravvivenza? A mio avviso, cercherebbero di aggrapparsi con tutte le forze all'unica forma di energia in grado di sostenere l'ascensione: l'anima. Ecco perché ogni escatologia esistente al mondo parla di un tempo in cui i demoni "saranno liberati" e attaccheranno gli esseri provvisti di anima.


Conclusione

Queste riflessioni ci hanno portato lontano, ma torniamo un attimo al punto di partenza per fornire un ultimo dettaglio. Nella serie TV, la "veggente" vive nell'anno 2032, mentre il Jackpot inizia nell'anno 2039: come forse i lettori ricorderanno, il 2039 è l'anno in cui si chiude il ciclo di eclissi solari che avvengono il 21 di Giugno, iniziato nel 1980 e culminato con l'eclissi del 21 Giugno 2020. Per quanto riguarda l'anno 2032, è necessario invece ricorrere a una spiegazione leggermente più articolata, per cui facciamo riferimento alla figura sottostante, dove il cerchio grigio rappresenta il disco solare durante il solstizio invernale del 1998, quando era massimo l'allineamento con la croce celeste Scorpione/Sagittario, mentre il cerchio giallo rappresenta il disco solare nei solstizi degli anni precedenti e successivi. L'area della sovrapposizione dei due cerchi, espressa dall'espressione in alto a sinistra e rappresentata dalla curva color violetto e blu, si annulla proprio nel 2032.



Allineamento Solstiziale e Ciclo di Eclissi del 21 Giugno
Cliccare per Ingrandire


Calcoli interessanti, ma non definitivi, in quanto il Vangelo riferisce chiaramente che la data di inizio non può essere conosciuta, né calcolata. Non resta che proseguire con il lavoro di correlazione di informazioni diverse, per scoprire ogni volta un piccolo frammento in più di verità.


3 commenti:

Carmen ha detto...

«Personalmente, attribuisco la capacità di uccidere con la "mortalità" al primo cavaliere: penso che la sua missione consista nel diffondere epidemie e pandemie»: ciò che scrivi è verosimilmente corretto. Infatti, in una delle prime rappresentazioni di epidemia della letteratura occidentale, essa (un’epidemia di peste) è provocata dall’azione del dio Apollo, il quale, proprio come il primo cavaliere dell’Apocalisse, è armato di arco:

Egli [Apollo] scese giù dalle vette dell’Olimpo, adirato nel cuore,
portando a tracolla l’arco sulla spalla e la faretra ben chiusa.
Tintinnarono i dardi sulle spalle del nume adirato,
mentre si muoveva: scendeva simile alla notte.
Poi si fermò a distanza dalle navi e scoccò una freccia:
sinistro fu il sibilo dell’arco d’argento.
Dapprima colpì i muli e i cani veloci,                           
poi tirò le frecce appuntite sugli uomini
e li colpì: sempre ardevano, fitti, i roghi dei cadaveri.


(Iliade, Libro I, vv. 44-52)

Arcana Ricordo ha detto...

Bellissima citazione, Carmen! Grazie e ben ritrovata!

Antonio39 ha detto...

I think that clip is right on, the saturn kube, the x, with Elon, even written on several ancient stone sights; and my calculations come to that date as well from scripture.