Questo è un blog di ricerca e di approfondimento su una possibile chiave di lettura delle Sacre Scritture, soprattutto del Vangelo, il cui intento è evidenziare l'esistenza nei testi di una particolare simbologia, di carattere astronomico / astrologico. Le vicende narrate nel Vangelo non sono, o non sono soltanto, fatti di cui può essere valutata la veridicità storica, ma sono eventi simbolici, che mirano a risvegliare nel lettore una nuova consapevolezza in merito alla propria esistenza e alla propria realtà.
Si tengano ben lontani gli scettici dal cercare di permeare il concetto di simbolo applicato al Vangelo, perchè loro malgrado ... lo interpreterebbero male. Non ne coglierebbero la sacralità e la funzione di portale verso la Sapienza. Chi afferma che il Gesù delle Scritture "simboleggia il Sole", commette un errore colossale, dal momento che riduce la sacralità del Cristo a simbolo di una entità puramente fisica.
Chi arriva a riconoscere il fatto che la figura del Cristo rappresenta l'Io, la parte più profonda ed autentica dell'individuo, compie già un immenso passo avanti, che gli consente di riconoscere nelle parole del Gesù evangelico la voce interiore della verità. Chi raggiunge questo livello di consapevolezza può utilizzare il Vangelo come guida all'interpretazione dei fatti della vita.
Il passo ulteriore, che la conoscenza della mitologia astronomica del Vangelo consente di compiere, consiste nel realizzare il fatto che l'universo che ci circonda è esso stesso un riflesso della realtà interiore. In questa ottica, e soltanto in questa, è possibile accostarsi alla simbologia astronomica presente nei Vangeli: il Cristo evangelico ed il Cristo interiore si riflettono nei delicati equilibri della macchina cosmica.
Detto in altre parole, nel Vangelo vale a mio avviso la regola delle corrispondenze, vale a dire delle particolari correlazioni che si generano tra i diversi livelli del tutto: anticamente, l'asserzione "come in alto, così in basso", attribuita ad Ermete Trismegisto, esprimeva in estrema sintesi il principio secondo cui il mondo materiale rispecchia la realtà soprasensibile. L'espressione di Ermete, che nella letteratura Cristiana si è trasformata nel "come in Cielo, così in Terra" presente nel Padre Nostro, racchiude anche i principi esoterici secondo cui il mondo è lo specchio della realtà interiore ed il principio frattale secondo cui l'individuo è lo specchio dell'intero universo.
In virtù del medesimo principio, si può affermare che un singolo uomo, durante la sua esistenza terrena, ripercorre tutte le tappe evolutive che l'intera umanità ha percorso nel corso della propria Storia. L'uomo vive in un universo frattale (nel senso che ogni parte del tutto, contiene in sé tutti gli elementi che caratterizzano il tutto), sia in senso spaziale, sia in senso temporale.
La presenza di simbologia astronomica nel Vangelo può e deve quindi essere interpretata soltanto alla luce di questi universali principi: solo così possiamo permetterci di accostare la figura di Gesù, che nella realtà interiore rappresenta la luce della Verità, alla principale fonte luminosa della realtà percepibile, cioè il Sole.
Nella realtà quotidiana, il Sole è il punto di riferimento grazie al quale l'uomo percepisce sia la suddivisione del giorno nelle fasi di mattina, meriggio, sera e notte, sia la suddivisione dell'anno nelle quattro stagioni. Mella realtà storica, è l'astro che consente di misurare il susseguirsi degli Eoni per effetto della precessione degli equinozi. Nella realtà interiore, il Sole alimenta e nutre l'Io individuale, stimolando lo sviluppo della Coscienza.
I contenuti del Blog non possono e non devono quindi essere considerati come una incitazione al materialismo: sostenere che il bacio di Giuda simboleggia l'inizio dell'Era dell'Acquario, non significa negare l'esistenza di Giuda, o dello stesso Gesù; non significa ridurre il Vangelo a un banale "non è nient'altro che ...". Significa, anzi, affermare che Gesù non è soltanto un uomo che 2.000 anni fa se ne andava in giro facendo miracoli, in una terra lontana - dunque qualcosa di estremamente distante, sia nello spazio, sia nel tempo.
Gesù è l'espressione di tutto ciò che accade adesso, nella nostra vita, perché ciò che accade nel Vangelo è ciò che avviene in noi stessi, in questo istante, in ogni momento; è ciò che avviene nel mondo che ci circonda, nei cicli stagionali, nell'alternanza giorno e notte, nel movimento dei pianeti; ed è anche ciò che si è verificato nel corso della Storia umana: è l'evoluzione di noi tutti, verso un traguardo che forse stiamo cominciando a scorgere.
Il simbolista Gianfranco Carpeoro spiega il significato di "Simbolo" e "Archetipo". |
Si tengano ben lontani gli scettici dal cercare di permeare il concetto di simbolo applicato al Vangelo, perchè loro malgrado ... lo interpreterebbero male. Non ne coglierebbero la sacralità e la funzione di portale verso la Sapienza. Chi afferma che il Gesù delle Scritture "simboleggia il Sole", commette un errore colossale, dal momento che riduce la sacralità del Cristo a simbolo di una entità puramente fisica.
Chi arriva a riconoscere il fatto che la figura del Cristo rappresenta l'Io, la parte più profonda ed autentica dell'individuo, compie già un immenso passo avanti, che gli consente di riconoscere nelle parole del Gesù evangelico la voce interiore della verità. Chi raggiunge questo livello di consapevolezza può utilizzare il Vangelo come guida all'interpretazione dei fatti della vita.
Il passo ulteriore, che la conoscenza della mitologia astronomica del Vangelo consente di compiere, consiste nel realizzare il fatto che l'universo che ci circonda è esso stesso un riflesso della realtà interiore. In questa ottica, e soltanto in questa, è possibile accostarsi alla simbologia astronomica presente nei Vangeli: il Cristo evangelico ed il Cristo interiore si riflettono nei delicati equilibri della macchina cosmica.
Detto in altre parole, nel Vangelo vale a mio avviso la regola delle corrispondenze, vale a dire delle particolari correlazioni che si generano tra i diversi livelli del tutto: anticamente, l'asserzione "come in alto, così in basso", attribuita ad Ermete Trismegisto, esprimeva in estrema sintesi il principio secondo cui il mondo materiale rispecchia la realtà soprasensibile. L'espressione di Ermete, che nella letteratura Cristiana si è trasformata nel "come in Cielo, così in Terra" presente nel Padre Nostro, racchiude anche i principi esoterici secondo cui il mondo è lo specchio della realtà interiore ed il principio frattale secondo cui l'individuo è lo specchio dell'intero universo.
In virtù del medesimo principio, si può affermare che un singolo uomo, durante la sua esistenza terrena, ripercorre tutte le tappe evolutive che l'intera umanità ha percorso nel corso della propria Storia. L'uomo vive in un universo frattale (nel senso che ogni parte del tutto, contiene in sé tutti gli elementi che caratterizzano il tutto), sia in senso spaziale, sia in senso temporale.
La presenza di simbologia astronomica nel Vangelo può e deve quindi essere interpretata soltanto alla luce di questi universali principi: solo così possiamo permetterci di accostare la figura di Gesù, che nella realtà interiore rappresenta la luce della Verità, alla principale fonte luminosa della realtà percepibile, cioè il Sole.
Nella realtà quotidiana, il Sole è il punto di riferimento grazie al quale l'uomo percepisce sia la suddivisione del giorno nelle fasi di mattina, meriggio, sera e notte, sia la suddivisione dell'anno nelle quattro stagioni. Mella realtà storica, è l'astro che consente di misurare il susseguirsi degli Eoni per effetto della precessione degli equinozi. Nella realtà interiore, il Sole alimenta e nutre l'Io individuale, stimolando lo sviluppo della Coscienza.
I contenuti del Blog non possono e non devono quindi essere considerati come una incitazione al materialismo: sostenere che il bacio di Giuda simboleggia l'inizio dell'Era dell'Acquario, non significa negare l'esistenza di Giuda, o dello stesso Gesù; non significa ridurre il Vangelo a un banale "non è nient'altro che ...". Significa, anzi, affermare che Gesù non è soltanto un uomo che 2.000 anni fa se ne andava in giro facendo miracoli, in una terra lontana - dunque qualcosa di estremamente distante, sia nello spazio, sia nel tempo.
Gesù è l'espressione di tutto ciò che accade adesso, nella nostra vita, perché ciò che accade nel Vangelo è ciò che avviene in noi stessi, in questo istante, in ogni momento; è ciò che avviene nel mondo che ci circonda, nei cicli stagionali, nell'alternanza giorno e notte, nel movimento dei pianeti; ed è anche ciò che si è verificato nel corso della Storia umana: è l'evoluzione di noi tutti, verso un traguardo che forse stiamo cominciando a scorgere.