Siamo in un'epoca strana. Molto tempo fa, Gesù predisse l'arrivo di un tempo in cui le Grandi verità sarebbero state svelate a tutti:
Perciò tutto quello
che avete detto nelle tenebre,
sarà udito nella
luce;
e quel che avete detto all'orecchio
nelle stanze interne,
sarà
proclamato sui tetti.
[Lc. 12.3]
In effetti, non possiamo non constatare come la facilità di accesso alle informazioni sia oggi più elevata che in qualunque altra epoca storica del passato. Tuttavia, non è ancora giunto il momento in cui le verità saranno proclamate ai popoli, rivelando finalmente i grandi misteri che ci portiamo dietro da millenni: chi siamo, come mai siamo qui, a che scopo avviene tutto questo ...
Oggi assistiamo, con sempre maggior frequenza, ad un fenomeno che è sempre avvenuto in passato: la divulgazione al grande pubblico di grandi segreti, attraverso il linguaggio dei simboli. Dico che è sempre avvenuto, perchè i Vangeli stessi sono nati per fornire all'Uomo un formidabile strumento di autoindagine ed auto-conoscenza. Le favole, come ho già avuto modo di dire, vengono raccontate ai bambini, ma sono strumenti potentissimi, su cui vale la pena meditare, perchè contengono il segreto della nostra essenza. E per favole non sto indendendo soltanto Pinocchio e Biancaneve, ma anche i blockbuster cinematografici.
I misteri legati alle Scritture vengono rivelati attraverso manovre accuratamente programmate, con la benedizione dei mass media, che incoronano l'autore giusto al momento giusto: non crediate che Mauro Biglino e Dan Brown abbiano raggiunto la notorietà in piena autonomia, senza un appoggio, diretto o indiretto, di almeno una parte delle più alte cariche ecclesiastiche! Si tratta di azioni necessarie, per solleticare la coscienza collettiva, stimolandone l'ascesa verso un nuovo e più elevato livello di autoanalisi.
Il motivo per cui la Chiesa non prende posizioni ufficiali favorevoli a questi autori è a mio avviso di carattere psicologico: le informazioni che ci vengono trasmesse verbalmente da qualcuno, non mettono quasi mai radici. Perchè un'idea attecchisca in un individuo, quindi metta radici e porti frutto, è essenziale che quell'individuo se la sia guadagnata: è necessario che abbia sostenuto un minimo sforzo. Tuttavia, nessuna idea deve essere considerata un punto di arrivo, quanto un punto di partenza verso ipotesi più coraggiose, che estendano ulteriormente gli orizzonti.
Lo stesso discorso vale per i simboli nelle Chiese, che sono sempre state utilizzate per rivelare ai fedeli, attraverso l'arte, segreti che non potevano essere trasmessi a parole. Il Pantheon è uno degli edifici più antichi e meglio conservati al mondo. Celeberrimo per aver ospitato per millenni la cupola più grande del mondo (quasi 43,5 metri di diametro, costruita in calcestruzzo), è un capolavoro di ingegneria. Durante gli equinozi, la luce solare che penetra dall'"oculus", la grande apertura al centro della cupola, assume una configurazione molto particolare, che rivela la possibilità di impiegare l'intero edificio come una meridiana. In età romana, il tempio era usato per il culto di tutti gli Dèi. Nel 609 D.C., Papa Bonifacio IV lo trasformò in una Chiesa Cattolica.
Quale migliore sede per la rivelazione di un "segreto da mettere sotto gli occhi di tutti"?
Nel 2011, il Pantheon è stato dotato di una Via Crucis. Già di per sè, è incredibile che la Chiesa non fosse fornita di una via Crucis, dal momento che è stata un tempio Cattolico per di 1.400 anni. Ma la particolarità di questa via Crucis è degna di attenzione.
Si tratta di 14 tavole bronzee, aventi dimensione pari a 80 x 80 cm., realizzate dallo scultore Federico Severino e di Don Angelo Pavesi, che ha fornito la consulenza teologica necessaria alla realizzazione dell'opera.
Riporto qui di seguito la tavola N. 2:
Dal punto di vista visivo, le tavole sono abbastanza angoscianti, ma a parte ciò che suscitano, presentano numerosi elementi strani:
Si tratta dell'opera artistica che più di ogni altra, raffigura la Passione di Cristo in maniera estremamente somigliante a come essa appare nel video "La Passione", che riporto nel seguito.
Relativamente ai sette punti evidenziati poco fa:
Chi volesse esaminare in dettaglio le foto delle 14 tavole, può scaricare il volume con cui l'opera è stata presentata, a questo link, oppure cliccando sulla foto della 2a stazione nei quick-link sulla colonna destra del blog (visibile in modalità desktop).
Il motivo per cui la Chiesa non prende posizioni ufficiali favorevoli a questi autori è a mio avviso di carattere psicologico: le informazioni che ci vengono trasmesse verbalmente da qualcuno, non mettono quasi mai radici. Perchè un'idea attecchisca in un individuo, quindi metta radici e porti frutto, è essenziale che quell'individuo se la sia guadagnata: è necessario che abbia sostenuto un minimo sforzo. Tuttavia, nessuna idea deve essere considerata un punto di arrivo, quanto un punto di partenza verso ipotesi più coraggiose, che estendano ulteriormente gli orizzonti.
Lo stesso discorso vale per i simboli nelle Chiese, che sono sempre state utilizzate per rivelare ai fedeli, attraverso l'arte, segreti che non potevano essere trasmessi a parole. Il Pantheon è uno degli edifici più antichi e meglio conservati al mondo. Celeberrimo per aver ospitato per millenni la cupola più grande del mondo (quasi 43,5 metri di diametro, costruita in calcestruzzo), è un capolavoro di ingegneria. Durante gli equinozi, la luce solare che penetra dall'"oculus", la grande apertura al centro della cupola, assume una configurazione molto particolare, che rivela la possibilità di impiegare l'intero edificio come una meridiana. In età romana, il tempio era usato per il culto di tutti gli Dèi. Nel 609 D.C., Papa Bonifacio IV lo trasformò in una Chiesa Cattolica.
Quale migliore sede per la rivelazione di un "segreto da mettere sotto gli occhi di tutti"?
Nel 2011, il Pantheon è stato dotato di una Via Crucis. Già di per sè, è incredibile che la Chiesa non fosse fornita di una via Crucis, dal momento che è stata un tempio Cattolico per di 1.400 anni. Ma la particolarità di questa via Crucis è degna di attenzione.
Si tratta di 14 tavole bronzee, aventi dimensione pari a 80 x 80 cm., realizzate dallo scultore Federico Severino e di Don Angelo Pavesi, che ha fornito la consulenza teologica necessaria alla realizzazione dell'opera.
Riporto qui di seguito la tavola N. 2:
Pantheon - Via Crucis Tavola II: Gesù è caricato della Croce |
Dal punto di vista visivo, le tavole sono abbastanza angoscianti, ma a parte ciò che suscitano, presentano numerosi elementi strani:
- in 12 delle 14 tavole, tutte, tranne la prima e l'ultima, Gesù è sulla Croce;
- il corpo del Salvatore non appare mai: in compenso, compare la sua testa, raffigurata sempre al centro della croce;
- la testa è sempre circondata da una corona di spine, che non appoggia mai sul capo, ma lo accerchia;
- in poche occasioni, la croce è perpendicolare al terreno: normalmente è inclinata, in alcuni casi addirittura rovesciata;
- i due ladroni non compaiono mai: al contrario, in alcune tavole, due sigilli compaiono agli estremi del lato corto della croce;
- nelle tavole dove la croce è rovesciata, compare un agnello, lungo lato lungo della croce, vicino alla testa di Gesù;
- il Golgotha, il monte sul quale sarebbe stata innalzata la Croce di Cristo, non appare mai, dal momento che in tutte le tavole, la terra appare piana.
La Via Crucis del Pantheon le Miniature delle 14 Tavole |
Relativamente ai sette punti evidenziati poco fa:
- La Croce è costituita dall'intersezione tra l'eclittica e l'equatore galattico. I bracci della Croce non sono ortogonali, ma formano un angolo di 62°, ripreso da Leonardo nell'Uomo Vitruviano; il Sole appare costantemente allineato con la Croce Celeste
- Del corpo del Salvatore è possibile vedere soltanto il volto, corrispondente al disco solare;
- La Luna, allineandosi alla congiungente Terra-Sole, oscura quasi (si tratta di una eclissi anulare) completamente il disco del Sole, colorando il cielo di luce rossastra (manto porpora) e mettendo in luce la corona solare (corona di spine);
- Nessuno dei bracci della croce si mantiene perpendicolare al terreno, via via che il fenomeno si sviluppa;
- I due ladroni sono i pianeti Venere e Mercurio, che non brillano di luce propria, ma in quanto "ladroni" della luce del Sole: essendo vincolati al piano eclittico, compaiono sull'eclittica, che costituisce uno dei due bracci della croce, a destra e a sinistra del Sole;
- L'eclittica taglia le costellazioni zodiacali, tra cui l'Ariete, l'agnello, che si trova a 30° circa dalla Croce Celeste;
- L'eclittica, oltre a costituire uno dei due bracci della croce, è anche il "monte" su cui la Croce Celeste viene innalzata: il Golgotha non compare direttamente.
Chi volesse esaminare in dettaglio le foto delle 14 tavole, può scaricare il volume con cui l'opera è stata presentata, a questo link, oppure cliccando sulla foto della 2a stazione nei quick-link sulla colonna destra del blog (visibile in modalità desktop).