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venerdì 5 novembre 2021

Centocinquantatré Pesci


Non l'ho mai detto esplicitamente, ma lo devo ammettere: detesto la numerologia. Mi sembra una accozzaglia di calcoli astrusi, ordinati secondo criteri arbitrari, per arrivare a risultati il cui valore è nella maggior parte dei casi del tutto soggettivo. Provo sempre un sottile disagio ogni volta che un numerologo basa le proprie deduzioni scegliendo, che so, il 12 anziché il 7: entrambi sono significativi ed entrambi hanno tanti di quei significati che almeno uno di essi si sposa perfettamente all'ambito di indagine. Perchè dunque scegliere uno al posto dell'altro?

La geometria è - a mio modestissimo avviso - molto più affidabile, meno capricciosa e meno interpretabile: una condizione di tangenza tra un cerchio ed una retta si ottiene una volta sola. La somma degli angoli interni di un triangolo è sempre 180 e un triangolo equilatero è sempre inscritto in un cerchio. E poi la geometria è fatta di immagini, che si prestano molto meglio ad essere tradotte in simboli, soprattutto in simboli grafici, visivi, che possono essere cercati e trovati anche sulla volta celeste.

Questa volta, tuttavia, vale la pena fare un piccolo excursus nella numerologia, per esporre i risultati delle analisi condotte da due lettori, che mi hanno voluto trasmettere alcune interessanti osservazioni. Il fatto che mi ha spinto a chiedere alle persone in questione il permesso di pubblicare il materiale che avevo ricevuto, è che curiosamente le email contenenti quel materiale sono arrivate tutte in un brevissimo arco di tempo. Gli autori - che ringrazio sentitamente - mi hanno gentilmente concesso il permesso di pubblicare, chiedendo unicamente di poter restare anonimi, pertanto mi riferirò a loro usando gli pseudonimi "Carmen" e "Nabucco".

Arcana Ricordo




Tutto ha inizio dal "numero della Bestia", il seicentosessantasei, di cui in passato abbiamo parlato abbastanza diffusamente. Nel post abbiamo evidenziato come il numero rappresenti in un certo senso la misura del Sole: in particolare, esprime il rapporto tra l'angolo giro e l'ampiezza angolare del disco solare. I rapporti sono indipendenti dalle unità di misura, pertanto sono le grandezze più indicate per trasmettere la conoscenza attraverso i millenni. Questo rapporto esprime la dimensione apparente del Sole quando visto da Terra, ossia dal contesto più propriamente umano: è dunque un "numero d'uomo", come espressamente indicato dall'Apocalisse. Ne consegue che la relazione tra il Sole ed il 666 è particolarmente significativa.

La mia personale ipotesi è che il 666 non si riferisca al Sole come è ora, ma a come il Sole è destinato ad apparire nel periodo di crisi, vale a dire fortemente offuscato, quasi spento. Diverse volte abbbiamo toccato il tema dello "spegnimento" del Sole; abbiamo anche provato a formulare alcune ipotesi per spiegare questo incredibile fenomeno, anche se nessuna risulta abbastanza solida da spiegare anche gli altri fenomeni del tutto extra-ordinari a cui dovremmo assistere in tempi di Apocalisse. D'altra parte non è (ancora) il momento di addentrarci in questo tipo di argomenti, perché il tema di oggi è di carattere numerologico. Fermiamoci dunque alla correlazione tra il 666 ed il Sole. La nostra lettrice, Carmen, segnala un articolo comparso sul numero 3/1994 della rivista "Anastasis", che si intitola "666: la Bestia, l'Uomo". La rivista è liberamente scaricabile [ qui ].


L'articolo riporta il quadrato magico associato al Sole. A tal proposito, riportiamo la descrizione offerta dallo stesso articolo:

Un quadrato magico è invece una matrice quadrata, composta dai numeri naturali da uno ad un numero quadrato, ordinati in modo che la somma di tutti i numeri appartenenti ad una qualsiasi riga o colonna od ad una diagonale della matrice è sempre eguale allo stesso numero. E’ facile verificare che il più piccolo quadrato magico esistente ha tre righe e tre colonne [quadrato di "ordine 3" - n.d.a.]. I cabalisti associarono il quadrato di ordine 3 a Saturno, la stella mobile più distante dalla Terra. Aumentarono quindi progressivamente di una casella il lato del quadrato magico man mano che la stella mobile associata era nel sistema tolemaico più vicino alla Terra. Tali associazioni sono così schematizzabili:


Nella successione delle stelle mobili del sistema tolemaico il Sole occupa il posto centrale, essendo più vicino alla Terra di Saturno, di Giove e di Marte ed essendo più distante di Venere, di Mercurio e della Luna, e diffondendo la luce ed il calore (e quindi metaforicamente il Bene) nell’intero universo. Per i cabalisti il Sole era la stella più importante, tanto da associargli l’angelo tradizionalmente più forte, il cui nome significa “chi come Dio”. Il quadrato magico associato al Sole è:


Il numero 666 è la somma di tutti i numeri del quadrato magico associato al Sole, la stella mobile più importante e centrale del sistema tolemaico.

Cito ora la email di Carmen.

Se sommiamo i numeri che costituiscono lo “schema” del quadrato magico, ovvero:
    • il 6: numero delle caselle di ogni riga, colonna, diagonale,
    • il 36: numero di tutte le caselle
    • il 111: somma dei numeri appartenenti ad una stessa riga, colonna o diagonale
otteniamo il numero 153!

Il numero centocinquantatre - afferma Carmen - è dunque la somma di tre dei quattro numeri caratterizzanti del quadrato magico relativo al Sole; il quarto numero caratterizzante, il 666, è escluso dalla somma. I due numeri, 153 e 666, sembrano dunque rappresentare aspetti antitetici del quadrato solare: è come se il primo "si opponesse" in un certo senso al secondo. Nei Vangeli, il 153 viene citato nel passo della "pesca miracolosa", che avviene in un tempo successivo alla resurrezione di Gesù:

Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; 
i discepoli però non sapevano che era Gesù. 
Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» 
Gli risposero: «No». Ed egli disse loro: 
«Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». 

Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su 
per il gran numero di pesci. 

Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» 
Simon Pietro, udito che era il Signore, 
si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. 

Ma gli altri discepoli vennero con la barca, 
perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti), 
trascinando la rete con i pesci. 
Appena scesero a terra, videro là della brace 
e del pesce messovi su, e del pane. 
Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 

Simon Pietro allora salì sulla barca e tirò a terra la rete 
piena di centocinquantatré grossi pesci; 
e benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 
Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». 
E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» 

Sapendo che era il Signore.



Il numero 153 è anche oggetto della mail di Nabucco:

Su questo numero hanno studiato vari santi tra cui San Cirillo, San Girolamo, ma in particolare Sant’Agostino, che nel commento n.122 al Vangelo di Giovanni spiega che tale numero si ottiene sommando i primi 17 numeri (1+2+3+…+17). Due modi di rappresentare questo numero (153), sono i seguenti:
    • 12^2 + 3^2 (somma di due quadrati, 12 e 3)
    • 17 x 9 (fattori primi)
Nabucco fa osservare che il numero 153 è anche connesso alle apparizioni mariane di Fatima:

Il lasso temporale tra la prima e l’ultima apparizione di Fatima (13 maggio 1917 – 13 ottobre 1917) è di 153 giorni!

Entrambi i lettori colgono appieno l'importanza del numero e formulano ipotesi sul suo sugnificato ultimo. Entrambi concordano sull'ipotesi che esso rappresenti un tempo, ma le due ipotesi differiscono sia per l'unità di misura, sia per il periodo che esso rappresenta.

Per Carmen il numero 153 è in qualche modo correlato al "Regno dei 1.000 anni", che dovrebbe avere inizio al termine del periodo apocalittico. Condivido questa idea, sia per il fatto che il numero compare in un episodio evangelico successivo alla Resurrezione, sia perché questo episodio è particolarmente significativo anche rispetto ad un tema che dobbiamo ancora affrontare: quello dell'inversione precessionale: al momento opportuno spiegheremo perché. Resta da individuare una opportuna unità di misura che consenta di dare un senso a quel numero: anni? Gradi angolari?

Per Nabucco, 153 è il numero di mesi che separa l'evento astronomico del 23 Settembre 2017 dal primo giorno dell'Apocalisse, che dovrebbe quindi verificarsi il 18 Aprile del 2030. Personalmente non condivido questa conclusione, sia perché - come ho già spiegato - non ritengo l'allineamento astronomico del 23 Settembre 2017 particolarmente significativo, sia perché i Testi Sacri mettono in guardia rispetto ad ogni tentativo di calcolo della data del Giorno del Giudizio:

Ma quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa,
neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio,
ma il Padre solo.


Per ora ci accontentiamo di aver capito l'importanza del numero 153 e anche se non abbiamo colto fino in fondo il suo significato, lo teniamo da parte, pronto all'uso per la prima occasione utile. In effetti non sono mancate alcune ipotesi, per la verità non definitive e non conclusive, che tuttavia assumono un senso soltanto dopo aver affrontato il tema dell'inversione precessionale. Dovremo pazientare ancora un po' per ottenere finalmente un post su questo argomento tanto delicato, ma arriverà. Ogni cosa a suo tempo.